Vuelle a pancia piena di “grissini” a mezzogiorno, ma bagarre-salvezza che reclama tanta altra fame

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15 febbraio 2016

PESARO – Di solito, alla fine di un campionato, fortuna e sfortuna si equivalgono e la classifica del prossimo 30 aprile dirà chi avrà meritato di finire in serie A2. Ma non si può negare che il “fattore C” durante l’arco di una stagione ha la sua bella importanza e la vittoria ottenuta dalla Consultinvest, contro una Grissin Bon ampiamente rimaneggiata, potrebbe essere il jolly pescato dal mazzo. Perché quando alla ripresa del campionato i reggiani torneranno quasi al completo difficilmente concederanno tanto facilmente i due punti e continueranno spediti la loro marcia. Che magari non li porterà al primo posto, ma nelle immediate vicinanze. Perché coach Menetti riesce a far esprimere ai suoi ragazzi una pallacanestro essenziale, dove il pallone gira con i giusti ritmi e dove ogni giocatore è in grado di ergersi a protagonista. Anche gli under 18 come il lettone Strautins, prodotto di un vivaio che ha investito tanto e che continua a sfornare giocatori già pronti per la massima serie.

Ma a Pesaro, la Grissin Bon era in piena emergenza, con Gentile e Aradori che sono stati giustamente risparmiati in vista dell’imminente Final Eight di Coppa Italia, in programma il prossimo weekend a Milano. Appuntamento in cui gli emiliani – che se la dovranno vedere contro la lanciatissima Sidigas Avelino – contano di vendere cara la pelle, una volta recuperato pienamente anche Kaukenas. A Pesaro hanno retto finché Polonara è riuscito a volare sopra i ferri dell’Adriatic Arena e De Nicolao è riuscito a dirigere il gioco, finendo però le energie nel terzo quarto. Quando era rimasto il solo Silins a far male alla difesa pesarese con le sue triple.

Semaj Christon (FOTO Toni tratta dal sito Victorialibertas.it)

Semaj Christon (FOTO Toni tratta dal sito Victorialibertas.it)

Così, in un mezzogiorno non di fuoco, la Consultinvest ha conquistato la sua vittoria più limpida delle sette ottenute finora. Quella ottenuta con meno patemi, anche se ormai i tifosi hanno imparato a conoscere questa Vuelle e anche sul più 16 a tre minuti dalla fine, non si sentivano tranquilli, memori delle incredibili rimonte subite dallo loro squadra in questi 2/3 di campionato. Che Pesaro ha chiuso con 7 vittorie e 13 sconfitte, in linea con le aspettative di inizio stagione, consapevole che per arrivare alla fatidica quota 20, le mancano ancora tre vittorie, sperando che non si debba raggiungere addirittura quota 22, in un campionato dove le sorprese sono sempre dietro l’angolo e dove ogni domenica, le squadre si presentano con qualche faccia nuova nel proprio roster.

Ma la vittoria, pur prestigiosa, non ha risolto i problemi endemici di questa Consultinvest, che si è accorta di avere la panchina meno produttiva del campionato. In grado di segnare appena 6 punti di media. Troppo pochi per sperare di cavarsela senza metterci mano, soprattutto in un ruolo come quello del playmaker che da sempre ha rappresentato un problema per coach Paolini. Che ormai non si fida più di Nicolò Basile – anche se ieri era febbricitante – e sa che non può sempre chiedere gli straordinari a Lacey. Così, con davanti tre settimane di pausa per porre rimedio alla situazione, ci si dovrà guardare intorno, alla ricerca di un playmaker italiano in grado di garantire dieci minuti di qualità, con un occhio attento alla situazione di Siena, dove potrebbe liberarsi Stefano Borsato – 7,5 punti di media – e dove anche l’oriundo Dane DiLiegro – centro 27enne di 205 cm – potrebbe lasciare la Mens Sana, se non riuscirà a risolvere i suoi problemi economici.

Perché la vittoria contro la Grissin Bon deve essere considerata un punto di partenza e non di arrivo, verso il penultimo posto. Che Pesaro può conquistare senza dover soffrire fino alla trentesima giornata, a patto che rinforzi un roster che può contare su otto giocatori effettivi. Che diventeranno sette se Candussi non riuscirà ad essere maggiormente produttivo. Ma la fortuna non può continuare all’infinito e rimanere immobili sarebbe un peccato difficilmente perdonabile ad una dirigenza biancorossa che sembra proiettata al domani, ma che deve ancora fare i conti con un presente che si annuncia difficile e complicato.

I PIU’ ……

Tau Lydeka: Che sia il lituano il vero acquisto top della Consultinvest? Tau sembra un giocatore con una missione ben chiara: salvare la Vuelle il prima possibile e i dirigenti pesaresi farebbero bene a far firmare a Lydeka il contratto anche per il prossimo anno. Perché in una pallacanestro tutto muscoli ed atletismo, c’è ancora posto per chi lotta e sbuffa sotto canestro.

Trevor Lacey a duello con Della Valle (FOTO Toni tratta dal sito Victorialibertas.it)

Trevor Lacey a duello con Della Valle (FOTO Toni tratta dal sito Victorialibertas.it)

Trevor Lacey: Anche a Trevor sarebbe il caso di mettergli sotto il naso il contratto per l’anno prossimo, perché ancora abbiamo visto sì e no il 50% del potenziale di questo ragazzo che gioca una pallacanestro pulita e senza troppi fronzoli, segnando quando serve e sprecando veramente il meno possibile.

Jevhon Shepherd: Non è un tiratore e nemmeno un difensore tostissimo, ma il buon Shep tira fuori dal cilindro un ultimo quarto da protagonista, tra tap-in volanti ed entrate spettacolari. Non sarà un fenomeno, ma andrebbe sfruttato per le sue qualità nel prossimo futuro.

Semaj Christon: Ha il miglior plus/minus del match (+15) e non è casuale, perché con lui a dirigere le danze, la Vuelle gioca la sua pallacanestro, che non sarà la più redditizia del campionato, ma che ha trovato in Semaj il miglior interprete, speriamo di rivederlo in piena forma sul parquet, alla ripresa delle ostilità.

…. E I MENO DELLA SFIDA PESARO – REGGIO EMILIA

Panchina: Solo 6 punti per i tre panchinari biancorossi, con Ceron che cerca comunque di rendersi utile, Gazzotti che cerca di lottare, mentre Candussi riesce solo a fare danni.

Tiro da tre: 7 su 20 per la Vuelle dai 6.75, con il solo Lacey sopra il 50% e Ceron che continua la sua parabola discendente dall’arco (29% in stagione).

IL MOMENTO DELLA SQUADRA

Jevohn Shepherd (FOTO LUCA TONI tratta dal sito Victorialibertas.it)

Jevohn Shepherd (FOTO LUCA TONI tratta dal sito Victorialibertas.it)

Pesaro non è più ultima. Anzi, per il gioco degli scontri diretti, è 12esima attualmente. Ma la situazione in coda non è mai stata così complicata, dopo una 20esima giornata che ha decretato la virtuale uscita di Caserta dalla zona pericolo, dopo la vittoria ottenuta in volata contro Bologna, lasciando cinque squadre a lottare. Anche se pure Cantù con i suoi soli 16 punti si potrebbe considerare a rischio. Ma l’Acqua Vitasnella continua a comprare un giocatore ogni settimana e prima o poi dovrebbe trovare la quadratura del cerchio. Torino segna solo 50 punti a Cremona, anche se rimane in partita per 30 minuti e rimane da sola all’ultimo posto con i suoi 12 punti. Nel prossimo turno la Manital ospiterà Varese in un match che metterà di fronte le due formazioni probabilmente più deboli del lotto. Capo d’Orlando coglie una vittoria fondamentale – anche se Varese salva la differenza canestri – con i siciliani che sembrano aver azzeccato l’acquisto di Boatright – 31 punti e canestro della vittoria – e al completo daranno del filo da torcere a tutti.

Così si è formato un quartetto di squadre a quota 14, tutte con i loro problemi da risolvere, ma tutte in grado di provare a vincere ogni domenica. E’ il bello di un campionato mai così equilibrato, dove una “piccola” come Cremona raggiunge la vetta, anche se Milano ha una partita in meno. Dove i nuovi arrivi cambiano le carte in tavola ogni domenica e dove due semifinaliste della scorsa stagione hanno cambiato allenatore, perché dopo l’esonero di coach Sacchetti a Sassari, ieri è arrivato anche quello di Charlie Recalcati a Venezia, con il vice De Raffaele promosso head coach. Si andrà avanti così fino al 30 aprile, quando si andranno a spulciare gli scontri diretti e la differenza canestri, ma qui ci portiamo avanti col lavoro e vi forniamo la situazione attuale:

Pesaro – Varese 1-1 (-2)

Pesaro – Bologna 1-1 (+1)

Pesaro – Torino 0 -1 (-7)

Pesaro – Capo d’Orlando 1-0 (+3)

Varese – Bologna 1-0 (+7)

Varese – Torino 1-0 (+14)

Varese – Capo d’Orlando 1-1 (+3)

Bologna – Torino 0-1 (-5)

Bologna – Capo d’Orlando 0-2

Capo d’Orlando – Torino 1-0 (+2)

Coach Paolini (FOTO LUCA TONI tratta dal sito Victorialibertas.it)

Coach Paolini (FOTO LUCA TONI tratta dal sito Victorialibertas.it)

Mancano dieci giornate e sei scontri diretti, ci sarà da soffrire e si continuerà a guardare ogni domenica i risultati dagli altri parquet, cominciando dal prossimo turno in programma il 28 febbraio, che vedrà la Vuelle – ferma ai box per l’indisponibilità dell’Adriatic Arena – alla finestra in attesa di buone o cattive notizie. Ma tutto è ancora nelle mani di Daye e compagni, che dovranno approfittare della lunga pausa, per cercare un’alchimia mai raggiunta finora, sperando magari in qualche nuovo arrivo, per rinforzare una panchina che rimane il vero punto debole della Consultinvest. Coach Paolini ha concesso una settimana di pausa alla truppa, che si rivedrà domenica prossima – sperando che gli americani non perdano le coincidenze aeree per tornare in Italia dagli States, – dove passeranno qualche giorno con amici e familiari, partirà anche Christon, la cui distorsione alla caviglia sinistra non sembra preoccupare lo staff medico biancorosso, sperando che il fattore C continui ad arridere alla Consultinvest anche per i prossimi 75 giorni.

DAGLI ALTRI PARQUET

Milano torna in vetta alla classifica sia virtualmente, perché ha una partita in meno degli avversari, sia in maniera pratica, perché la classifica avulsa la pone in testa. Ma l’Armani ha dovuto faticare tantissimo ad espugnare il parquet di una Pistoia mai doma. A far compagnia ai milanesi in testa alla classifica, oltre Reggio Emilia, c’è la Vanoli Cremona, splendida realtà della nostra pallacanestro, che anche senza Vitali e McGee, subisce solo 50 punti da Torino e supera senza troppi problemi una Manital che rimane da sola in fondo al gruppone. Ad inseguire il trio di testa, con quattro punti di distacco, ci sono Pistoia ed Avellino, con gli irpini che raggiungono la settima vittoria consecutiva espugnando il campo della Dolomiti Energia Trento, sesta in compagnia di Sassari, con i sardi che al supplementare vincono a Venezia, decretando l’esonero di coach Recalcati. I veneziani sono stati raggiunti all’ottavo posto da Brindisi che supera senza troppi problemi un’Acqua Vitasnella Cantù alla ricerca della propria identità, dopo i tanti innesti delle ultime settimane. Per il fondo della classifica, importante il successo di Caserta contro Bologna, con i campani che si tolgono definitivamente dalla zona calda e pensano ai playoff, mentre Capo d’Orlando vince lo spareggio a Varese, grazie al buzzer beater di Boatright, con i siciliani che sembrano la squadra più “on fire” delle cinque coinvolte nella lotta per la salvezza.

 

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