di Redazione
17 febbraio 2016
PESARO – “Le difficoltà del Centro Antiviolenza di Pesaro nel reperire le risorse necessarie al suo funzionamento sono un pessimo segnale per il contrasto alla violenza contro le donne. Il centro di Pesaro svolge una attività preziosa e discreta per tante donne che cercano di un rifugio da dove poter ripartire nel costruire una vita senza soprusi. Credo che predisporre una dotazione per questi Centri, dal bilancio statale, sia un atto di serietà per dare concreto seguito a tante affermazioni di principio”.
Lo afferma l’on. Lara Ricciatti (Sinistra Italiana), in merito alle difficoltà del Centro provinciale Antiviolenza di Pesaro, che attualmente opera in modalità ridotta, a causa della scarsa disponibilità di fondi.
La deputata di Sinistra Italiana ha presentato alla Camera una interrogazione parlamentare, predisposta in collaborazione con la Senatrice Camilla Fabbri (Pd), che ha presentato analogo testo al Senato, per chiedere ai ministri dell’Economia e dell’Interno quando saranno disponibili i fondi già previsti dal Piano d’azione Straordinario contro la violenza;
lo stato delle procedure per l’accesso ai fondi PON 2014/2020 previsti nel piano straordinario contro la violenza; se la volontà di sostenere i Centri non implichi – oltre che dalla Regione e dagli Ambiti Territoriali – una previsione di fondi per i Centri Anti Violenza sul bilancio triennale, affinché gli appalti di gara per la gestione dei Servizi diventino anch’essi triennali così da garantire stabilità e certezze.
“Quella della violenza contro le donne – afferma la Fabbri – è una emergenza nazionale, senza barriere economiche, sociali, culturali: coinvolge infatti l’intera società in modo trasversale. Per questo il lavoro di accoglienza, assistenza e protezione, che prevede anche l’orientamento al lavoro e il supporto ai minori, portato avanti dal nostro centro di Pesaro rappresenta un presidio prezioso sul territorio cui deve essere garantito il congruo finanziamento”.
La Ricciatti conclude dicendo come “ha avuto modo, come diversi altri colleghi della provincia di Pesaro, di apprezzare questa importante realtà del nostro territorio, che opera sopratutto grazie al contributo di tante volontarie. Ci auguriamo che su questo tema arrivino risposte celeri dal governo, consentendo di fornire a tante donne un punto di riferimento stabile non condizionato dalle mensili difficoltà nel reperire fondi”.
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