di Redazione
29 marzo 2016
PESARO – Una distrazione pericolosissima. E’ quella in cui loro malgrado si sono imbattuti sabato sera i giovanissimi pesaresi Pamela Pedinelli (19 anni) e Luca Bigonzi (20 anni) quando in un pub pesarese hanno ordinato una bottiglia d’acqua minerale. E invece – nell’inconsapevolezza generale di gestori e avventori – si sono ritrovati a sorseggiare della soda caustica. Incredibile, ma vero, quella bottiglietta all’apparenza come tutte le altre di acqua minerale, ma non sigillata, era stata riempita di un detersivo utilizzato a sgrassare le stoviglie e sciaguratamente “dimentica” in mezzo alle altre. La Polizia l’ha scoperto dopo che le indagini avevano scagionato l’azienda produttrice di acqua da contaminazioni e il magistrato ha chiuso il locale per lesioni colpose. Ovvero non dovute ad un atto volontario, ma ad un errore umano.
Fatto sta che i due ragazzi dopo un paio di sorsate si sono ritrovati incapaci di parlare, con la gola in fiamme e con conati di vomito. Gli amici, capendo che qualcosa non andava sugli stentati cenni dei malcapitati, urlano a tutti di non bere e chiamano l’ambulanza. Un’altra amica fa di più: strofina l’acqua sullo smalto e vede che lo scioglie all’istante. In ospedale dopo accertamenti e gastroscopia i ragazzi sono riusciti ad espellere il veleno.
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