di Redazione
29 luglio 2016
MOMBAROCCIO – Ieri è stato tolto definitivamente il cantiere al campanile del convento del Beato Sante. La ditta Iter Srl di Pesaro, sotto la direzione dell’arch. Veronica Balsomini, ha provveduto a restituire il manufatto rinascimentale nella sua originaria bellezza, sulla base di un progetto di recupero del compianto architetto Giuliano Aiudi, che ha superato l’esame delle Belle Arti.
Si è iniziato con la rimozione delle erbe infestanti, partendo dalla parte più alta e lavorando a mano o di scalpello. Si è poi proceduto con le operazioni di consolidamento delle parti che erano state distaccate dalle radici, seguite da idrolavaggio a bassa pressione; le lastre di pietra delle cornici sono state ancorate con grappe metalliche e infine è stata data la protezione di tutto il paramento murario con materiale idrorepellente. è stata anche sostituita una delle travi di sostegno della cella campanaria, il cui piano di calpestio è stato impermeabilizzato.
Realizzato nel ‘500 in pieno gusto rinascimentale, il campanile svetta sul colle boscoso che racchiude l’antico convento, fondato quando San Francesco era ancora in vita, ed è punto di riferimento nel paesaggio, dal Foglia al Metauro.
Il restauro è stato uno dei primi impegni del Sindaco Angelo Vichi, e si è potuto realizzare nonostante innumerevoli difficoltà, di bilancio e procedurali. Ma alla fine i lavori si sono conclusi in tempo per le celebrazioni d’agosto dedicate al Beato Padre Sante Brancorsini.
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