28 ottobre 2016
PESARO – Quando cominciano a girare delle voci di mercato, non è mai un bel segnale, soprattutto se siamo solamente alla quarta giornata, ma le sconfitte non aiutano a rimanere tranquilli e nemmeno avere il peggior attacco del campionato, con i 70 punti che sembrano una chimera irraggiungibile.
Così a finire sul banco degli imputati è inevitabilmente il giocatore più pagato ed esperto del roster biancorosso, quel Simas Jasaitis che viaggia ad uno stipendio di quindicimila euro lordi mensili e che avrebbe dovuto essere il leader e il trascinatore della Consultinvest, ma che, per adesso, non lo è stato e c’è da chiedersi il perché. Parte tutto da una condizione fisica precaria, quella che gli aveva impedito di disputare tutte le trenta partite della scorsa stagione con Capo d’Orlando e che alla fine l’aveva costretto ad operarsi ai primi di giugno, per sistemare un’ernia cervicale che gli impediva di allenarsi con continuità. Operazione pienamente riuscita, ma in Sicilia non si sono fidati dei tempi di recupero, ritenendo che ci volessero almeno sei mesi per tornare al 100% e invece di rinnovargli il contratto per un anno, ne gliene avevano proposto uno a gettone, partendo da dicembre 2016, valutando di mese in mese le sue condizioni fisiche, per eventualmente firmarlo fino a maggio 2017. Ma il lituano e il suo procuratore non erano d’accordo e sono cominciati i contatti con Pesaro, che – rischiando – lo ha firmato per l’intera stagione, con un contratto comunque oneroso, tanto che il presidente Costa, alla presentazione estiva al Club Nautico, aveva sottolineato come, quello di Jasaitis, fosse il contratto più alto firmato nei suoi cinque anni di presidenza Vuelle. Poi arriva il raduno e Simas si presenta con qualche chilo di troppo, con tanto di preparazione atletica differenziata e di amichevoli saltate, con la speranza che, per l’inizio del campionato, fosse pronto, se non al 100%, almeno al 70%. Speranza vana, anche se clinicamente si afferma che è guarito, ma un conto è essere in grado di svolgere i normali movimenti quotidiani, un conto è essere in grado di giocare al ritmo richiesto dalla serie A italiana. Perché, come ha affermato coach Bucchi dopo il match perso con Avellino, la pallacanestro si gioca nello stesso modo sia in serie C che in serie A, quella che cambia è la velocità con cui si svolge il gioco, parole che forse si riferivano proprio a Jasaitis.
Poi succede che a Capo d’Orlando si infortuna il lettone Berzins – out per sei mesi – e la Betaland è alla ricerca di un’ala piccola comunitaria da inserire nel proprio roster e comincia a chiedersi se Jasaitis potrebbe tornare in Sicilia, facendo circolare i rumors sul suo possibile ritorno. Ma sarebbe un’operazione fattibile? Difficile per tre motivi: il primo è che rinforzare una diretta concorrente per la salvezza, non rientrerebbe nelle operazioni più furbe della storia, discorso applicabile anche se si dovesse parzialmente pagare il suo ingaggio, per farlo giocare in un’altra squadra e soprattutto, se veramente in casa Consultinvest, hanno fiducia in un suo pieno recupero, lasciarlo andare via proprio quando potrebbe tornare al 100%, sarebbe un po’ da patacca, come si dice dalle nostre parti.
La nostra opinione è che vale la pena aspettare almeno tutto il girone d’andata e valutare poi il da farsi, consapevoli che Jasaitis non tornerà più il giocatore di qualche anno fa e che per vederlo fare due passi laterali consecutivi in difesa, si dovrà ricorrere ai filmati su Youtube, ma se avrà la voglia di sudare in palestra e sul campo, rimane comunque un giocatore di grosso talento e di grande intelligenza cestistica, in grado di segnare i canestri nelle fasi calde del match, come è accaduto l’anno scorso a Capo d’Orlando, poi a gennaio si valuteranno, il suo rendimento, la posizione in classifica della Vuelle, il suo rapporto con Bucchi e i compagni e si deciderà il da farsi, perché farsi prendere subito dallo sconforto dopo le prime sconfitte, non aiuterebbe a creare il clima giusto in casa Consultinvest e poi se proprio si vuole compiere una mossa di mercato, ci sembrerebbe più logico tagliare l’altro lituano, non per specifici demeriti, ma perché da un giocatore dalle caratteristiche tecniche di Zavackas, più di un paio di triple a serata non possiamo aspettarci, mentre alla Vuelle servirebbe un giocatore più interno, in grado di dare una bella mano a rimbalzo e in fase difensiva.
LA PARTITA DELLA SETTIMANA:
BANCO DI SARDEGNA SASSARI (4 PUNTI) – CONSULTINVEST PESARO (2 PUNTI)
Domenica 30 ottobre – ore 18.15 – Pala Serradimigni di Sassari
Diretta televisiva su Rtv San Marino – canale 93 del digitale terrestre
L’AVVERSARIA DELLA SETTIMANA
Dopo il ventello rimediato a Cantù, Sassari ha perso di un punto mercoledì scorso in Ungheria, match di Fiba Champions League, mostrando qualche problemino, nel far valere un roster lungo ed esperto, senza apparenti punti deboli. Darius Johnson-Odom e Rok Stipcevic si dividono la cabina di regia di una Dinamo che ha in Trevor Lacey, una delle principali bocche da fuoco, insieme all’altro americano Josh Carter, in un reparto esterni dove capitan Devecchi e Lorenzo d’Ercole, non fanno mai mancare il loro contrubuto.
Coach Pasquini può contare anche su un settore lunghi di buon livello, dove un altro ex pesarese come Tau Lydeka è un valore aggiunto, alternandosi all’inglese Olaseni nel ruolo di centro, con le spalle ben coperte dall’esperienza del serbo Dusko Savanovic e di Brian Sacchetti, per un Banco di Sardegna che rimane una delle candidate ai primi quattro posti.
IL DUELLO CHIAVE
Brandon Fields vs Trevor Lacey: Passato e presente della Vuelle, in un ruolo fondamentale come quello della guardia, anche se poi nella pallacanestro moderna, si finisce anche a fare il playmaker o l’ala piccola a seconda delle necessità. Fields non è un tiratore puro, ma è in grado di garantire un bel numero di punti con il suo gioco fatto di penetrazioni ed arresti e tiro, qualità simili a quelli di Lacey, che però sembra in grado di elevare ancora di più il suo livello qualitativo.
IL MOMENTO DELLA SQUADRA
Un paio di dati statistici: Pesaro è ultima nei punti realizzati (69.5) e negli assist (11.5), chiaro sintomo che qualcosa non stia funzionando in cabina di regia, ma sarebbe ingeneroso dare la colpa solamente a Thornton e Harrow. Ovvero quelli che dovrebbero essere i due playmaker della Vuelle, perché è tutto il sistema che non sta girando a dovere e sembra di essere tornati allo scorso anno, dove chi aveva il pallone in mano a cinque secondi dallo scadere dei 24, si sentiva costretto ad attaccare a testa bassa, forzando l’uno contro uno, con esiti spesso deficitari. In estate si pensava che il contropiede fosse la panacea di tutti i mali e che la Consultinvest sarebbe stata una squadra da corsa, pronta a scatenare i suoi esterni, a patto che i lunghi avessero catturato i rimbalzi. E la coppia Nnoko-Jones il suo dovere lo sta facendo sotto le plance, con la loro media di 10.5 rimbalzi catturati a testa, ma coach Bucchi non sta riuscendo a far correre la sua squadra, così come sta faticando a coinvolgere i lunghi nel gioco, soprattutto Nnoko che non ha le qualità tecniche per costruirsi un tiro, a differenza del suo compagno di reparto. Ma anche Zavackas, Ceron e lo stesso Jasaitis avrebbero bisogno di essere serviti con efficacia sul perimetro, anche se finora le poche palle pulite arrivate, sono state convertite in tre punti molto raramente, ma aumentando il numero dei palloni a disposizione, dovrebbe aumentare anche la percentuale. Sassari sarà un bel banco di prova per la Vuelle, che dovrà cercare di non uscire sconfitta nella lotta sotto canestro, dove i sardi stanno soffrendo più del previsto e di ottenere un maggior contributo dal trio di esterni americani.
LA QUINTA GIORNATA IN PILLOLE
Turno che si svolgerà tutto nella giornata di domenica, iniziando dall’anticipo di mezzogiorno tra Torino e Brindisi e finendo col big match delle 20.45 tra Trento e Reggio Emilia. Tra le partite delle 18.15, Milano, reduce dalla due sconfitte in Eurolega, testerà lo stato di forma di Caserta, vera sorpresa di questa prima parte del campionato, con Avellino che vorrà mantenere il secondo posto ospitando Brescia. Interessante la sfida tra Pistoia e Varese, così come quella tra Capo d’Orlando e la lanciata Cantù, mentre Venezia cercherà di superare Cremona, per non perdere il treno delle prime posizioni.
I PROSSIMI TURNI DELLA CONSULTINVEST
Domenica 6 novembre – ore 20.45: Consultinvest Pesaro – Umana Venezia
Domenica 13 novembre – ore 18.15: Consultinvest Pesaro – Openjob Metis Varese
Domenica 20 novembre – ore 18.15: Grissin Bon Reggio Emilia – Consultinvest Pesaro
Tags: consultinvest, jasaitis, sassari, vuelle
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