30 dicembre 2016
PESARO – Cosa hanno in comune l’Armani e la Consultinvest? Praticamente niente. Sicuramente non il budget, perché quello di Milano si avvicina ai 10 milioni di euro, mentre quello pesarese dovrebbe superare a malapena i tre milioni. Sicuramente non la profondità del roster, perché quello milanese, anche dopo la partenza di Alessandro Gentile, rimane di 14 titolari intercambiabili, con due giocatori, ad esempio, del calibro di Hickman o Macvan, che a turno sono in borghese in tribuna, mentre i nove giocatori a disposizione di coach Bucchi sono fissi ed inamovibili. Ma anche la qualità del roster è totalmente diversa, perché in quello milanese fai fatica a capire chi sia l’ottavo o il nono, mentre in quello della Vuelle fai fatica a capire chi sia il primo. Sono diversi anche gli incassi e le presenze al palazzetto, perché a Milano la media spettatori sfiora i novemila per un incasso medio di 150.000 euro, mentre all’Adriatic Arena, la media è superiore ai 4000 e l’incasso medio è vicino ai 40.000 euro domenicali, ma vista la differenza di abitanti, Pesaro esce sicuramente alla grande da questo confronto. Sono diverse anche le aspettative, perché per Milano arrivare seconda in campionato non è nemmeno immaginabile, mentre per la Consultinvest il penultimo posto rimane lo scoglio al quale aggrapparsi con tutte le forze.
Completamente diverse si diceva, ma c’è una cosa che accumuna le due formazioni in questo momento: sono due squadre in crisi. Lo è Milano, perché in Italia si pensava che facesse percorso netto, con trenta vittorie su trenta partite, mentre in Eurolega la qualificazione tra le prime otto sembrava ampiamente alla portata di coach Repesa. Invece l’Armani ha perso due scontri diretti con Venezia e Reggio Emilia e questo, in prospettiva dei playoff, non può tranquillizzare un’ambiente, dove le vittorie casalinghe di trenta punti con le ultime, importano fino ad un certo punto, ma soprattutto è ultima in Eurolega, con appena quattro vittorie ed è reduce da otto sconfitte consecutive e anche se siamo solo a metà del percorso, non sarà facile risalire la china.
Pesaro invece in crisi lo è da metà ottobre, dopo quella vittoria casalinga facile contro Brescia che aveva illuso qualcuno di poter ambire alla metà classifica, ma che è rimasto l’unico successo in doppia cifra conquistato da una Consultinvest che, nel prosieguo del campionato, ha dovuto convivere con una crisi d’identità preoccupante, quella che non sai mai quale versione scenderà sul parquet, se quella concentrata, capace di difendere decentemente e col pallone che passa di mano quattro o cinque volte in fase offensiva, o quella svagata, che in difesa si dimentica di scalare sul pick and roll e in attacco palleggia per 18-20 secondi e poi cerca di liberarsi del pallone il prima possibile, neanche fosse una bomba sul punto di esplodere.
Due squadre in crisi, incapaci per adesso di raggiungere gli obiettivi prefissati, tanto che da qualche giorno su facebook, circola la domanda se vincerà più partite in Eurolega Milano o Pesaro in campionato, quesito ironico, anche perché l’Armani al massimo rischia la non qualificazione e di perdere qualche soldino (30.000 euro per ogni vittoria in Eurolega) e se alla fine ne vincerà dieci o undici cambierà poco, mentre Pesaro rischia di retrocedere e tra nove e dieci vittorie, potrebbe esserci la differenza tra salvezza e retrocessione.
Difficile capire che partita sarà, perché se Milano gioca solo al 50% delle sue potenzialità, il ventello è assicurato, ma la Vuelle ha anche quella strana qualità di riuscire a far giocare male gli avversari, che magari inconsciamente pensano di poter arrivare alla vittoria negli ultimi minuti e potremo assistere anche all’ennesimo finale punto a punto, ma pensare di vincere non è francamente realistico e il 2017 si dovrebbe aprire con la prima sconfitta annuale, che non sarà certamente l’ultima, ma che dovrà servire per comprendere lo stato di salute fisico e mentale di una Vuelle reduce da una delle più brutte prestazioni di questo decennio, uno stop che ha lasciato strascichi pesanti e che sta rischiando di rovinare il rapporto con il suo pubblico, stanco e deluso di vedere nove giocatori arrendersi alle prime difficoltà, senza mostrare la capacità di reagire a situazioni difficili, alle quali sono arrivati per propri demeriti.
LA PARTITA DELLA SETTIMANA
EMPORIO ARMANI MILANO (22 PUNTI) – CONSULTINVEST PESARO (8 PUNTI)
Lunedì 2 gennaio – ore 20.30 – Mediolanum Forum di Assago (MI)
Diretta televisiva su Rtv San Marino – canale 93 del digitale terrestre
L’AVVERSARIA DELLA SETTIMANA
Quattordici titolari, undici giocatori diversi schierati nello starting five, nessuno schierato per più di 25 minuti di media, sono solamente tre delle tante statistiche che certificano la superiorità schiacciante dell’Armani rispetto alla concorrenza, anche se coach Repesa rimane sulla graticola, con la fiducia confermata fino al match col Cksa di metà gennaio, perché naturalmente i playoff d’Eurolega rimangono l’obiettivo primario dell’Olimpia.
Il settore esterni milanese può contare su Andrea Cinciarini e Mantas Kalnietis, play delle loro nazionali, con le spalle coperte da Ricky Hickman, mentre Kruno Simon continua ad essere la migliore guardia del campionato, in un ruolo in cui possono essere schierati anche lo sloveno Dragic e Bruno Cerella. Rakim Sanders – in dubbio per uno stiramento alla schiena – si alterna con Abass nello spot di ala piccola, senza dimenticarsi la duttilità tattica di Simone Fontecchio, che può giocare anche da numero quattro, ruolo dove Milano può schierare alternativamente il serbo Macvan e Davide Pascolo, con il serbo Radulijca e l’americano McLean a giocarsi il posto di centro titolare.
IL DUELLO CHIAVE
Marcus Thornton vs Krunoslav Simon
Difficile che nel prosieguo della sua carriera, Thornton raggiunga il livello di Simon, una delle migliori guardie europee, che potrebbe dire tranquillamente la sua, anche dall’altra parte dell’Oceano. Il croato è un’eccellente tiratore, un grande penetratore ed ha una visione di gioco da playmaker, tutte doti che ancora mancano al nostro Marcus, genio e sregolatezza di una Vuelle che dipende tantissimo dal suo estro.
IL MOMENTO DELLA SQUADRA
Nessun vero provvedimento dopo le nefandezze viste contro Pistoia, al massimo qualche allenamento in più, quelli che poi fanno dire “ci siamo allenati bene in settimana”, frase equivoca perché vorrebbe dire, sia che la settimana precedente ognuno ha fatto i cavoli suoi, sia che vi abbiamo fatto un piacere e sta settimana ci abbiamo dato finalmente dentro come si deve. E non sembrano arrivare nemmeno movimenti di mercato, almeno fino alla sosta di metà gennaio, quando la Vuelle dovrà fare i conti con una classifica che rischia di vederla deragliare, considerando che lunedì Cremona dovrebbe battere la Varese in crisi di questi tempi, sperando poi che Reggio Emilia faccia il suo dovere la domenica successiva, quando ospiterà la Vanoli. Probabilmente i soldi non sono tanti, anche se sono arrivati venticinquemila euro dalla Postemobile, come main sponsor della Legabasket, ma sono pochi anche i mesi di stipendio da elargire agli eventuali nuovi arrivati, quattro al massimo, perché l’eventualità di accedere ai playoff non sembra realistica e trovare un giocatore da 5000 euro netti al mese, non ci sembra impossibile, anche se poi, se provenisse da un campionato estero, ci sarebbe da pagare la tassa di 12.500 €. La mancanza di un vero regista è nota da settembre, ma rimarrebbe sempre il problema di chi eventualmente tagliare, anche se la partenza del Thornton visto martedì non susciterebbe troppi rimpianti, ma Marcus rimane quello potenzialmente più forte e togliere uno con venti punti nelle mani, ad una squadra che fatica a segnarne 60, potrebbe essere controproducente e Thornton rimane una delle tre chiavi per uscire dalla crisi, insieme a Jasaitis e a coach Bucchi, che ci sembra sempre meno coinvolto e forse pentito di essere approdato a Pesaro e dover lottare per la salvezza, situazione alla quale non era più abituato e che richiede sacrificio e l’umiltà di non pensare al proprio interesse, ma al bene della squadra.
LA QUATTORDICESIMA GIORNATA IN PILLOLE
Dopo essere stata assente dagli schermi televisivi a Natale e Santo Stefano, la pallacanestro italiana sarà presente invece a Capodanno, con Raisport che alle 18.15 trasmetterà la bella sfida tra la lanciatissima Venezia e Sassari, mentre Sky alle 20.45 manderà in onda il derby campano tra Caserta ed Avellino. Le altre gare si giocheranno il lunedì sera, con la sfida tra Cremona e Varese, già fondamentale per la salvezza, mentre per le Final Eight, la gara più importante sarà quella tra Capo d’Orlando e Brindisi, con la già qualificata Reggio Emilia attesa a Pistoia e Trento che ospiterà Cantù, in una quattordicesima giornata che si chiuderà con la sfida tra Torino e Brescia, in onda su Sky dalle 20.45.
I PROSSIMI TURNI DELLA CONSULTINVEST
Domenica 8 gennaio – ore 18.15
Consultinvest Pesaro – Betaland Capo d’Orlando
Domenica 15 gennaio
Pausa
Domenica 22 gennaio – ore 18.15
Germani Basket Brescia – Consultinvest Pesaro
Domenica 29 gennaio – ore 18.15
Consultinvest Pesaro – Fiat Torino
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