12 gennaio 2017
PESARO – Seconda ed ultima parte del pagellone della Consultinvest al termine del girone d’andata (rileggi qui con la prima), con poche sufficienze e tanti giocatori finiti dietro la lavagna, nella speranza che si possano riscattare in questo 2017:
JARROD JONES
19,4 punti, 9,7 rimbalzi, 52% da 2
La migliore ala forte del campionato. Arrivato quasi in sordina, da un campionato comunque non di primo piano come quello ungherese, si è dimostrato il miglior acquisto stagionale, considerando soprattutto il rapporto qualità/prezzo. Il suo gioco spalle a canestro da manuale, unito alla capacità di andare a rimbalzo, l’hanno portato ai vertici delle due categorie e con i suoi oltre 15 tiri a partita è il giocatore che si prende più responsabilità dell’intera Lega. Nessun difetto? Non proprio, perché in difesa si danna il giusto, ridare il pallone ai compagni non è una sua priorità e il tiro dal perimetro non è proprio una sentenza, anche se si vede che ci sta lavorando, ma auguriamoci che i pochi soldini in cassa non convincano la dirigenza biancorossa ad accettare le proposte che gli stanno arrivando da diverse parti, perché senza Jones, non sono molte le speranze di rimanere in serie A.
Voto di Pu24
Fargli ricevere la palla è il principale schema della Consultinvest, perché spesso e volentieri il pallone finisce in fondo alla retina, ha disputato un girone d’andata senza nessuna sbavatura, 8
LANDRY NNOKO
4,9 punti, 6,7 rimb. 52% da 2
Un dato per capire le difficoltà del camerunense ad inserirsi nel nostro campionato: in 15 partite ha schiacciato solo una volta. E noi che in estate sognavamo spettacolari alley-oop sull’asse play-pivot, con Nnoko ad affondare tutti i palloni che sarebbero passati sopra il ferro. Dopo l’esordio boom contro Brescia è andato in fase calante, spesso fermato da problemi di falli o dalla sua stessa ingenuità, quella che ancora lo fa andare dalla parte sbagliata di un pick and roll e non gli fa chiudere l’area in fase difensiva. I suoi canestri arrivano da semiganci ravvicinati, mentre anche a rimbalzo offensivo, non ha trovato ancora il giusto timing.
Voto di Pu24
Non è il principale problema da risolvere per la Vuelle ma, quello che preoccupa, è che non si sono visti miglioramenti tecnici in questi cinque mesi, 5
DONATAS ZAVACKAS
4,1 punti, 2,7 rimb. 38% da 3
Il principale errore commesso in fase di campagna acquisti. Intendiamoci, il lituano ha poche colpe, perché a 37 anni non ti puoi inventare niente e se hai costruito una carriera sul tiro da fuori e sulla duttilità tattica, non puoi cambiare all’improvviso. Ma alla Vuelle serve un quattro diverso, uno in grado di farsi valere dentro l’area e nella lotta a rimbalzo, tutte qualità che Zavackas non possiede, caricando il solito Jones, di tutto il peso del gioco interno. Se dovesse rimanere, bisognerà sfruttare al massimo le sue doti di tiratore, nella decina di minuti che gli saranno concessi.
Voto di Pu24
E’ sul viale del tramonto e purtroppo i suoi 37 anni si fanno sentire, soprattutto in fase difensiva, dove va in grosse difficoltà nella marcatura di avversari più atletici, 4
RYAN HARROW
11,7 punti, 3,3 assist, 44% da 3
Se uscisse dalla panchina sarebbe uno dei migliori sesto uomo del campionato, ma le esigenze di squadra l’hanno promosso titolare, perché di fatto è l’unico vero playmaker della Vuelle, anche se sulla sua capacità in cabina di regia nutriamo ancora dei forti dubbi, dato che Jasaitis è ancora lì nell’angolino che aspetta di ricevere il pallone. Buon tiratore da tre punti, dovrebbe prendersi qualche tripla in più e qualche “arcobaleno” in meno, anche se riesce a battere l’uomo abbastanza facilmente, ma gli manca l’arresto e tiro alla Thornton per essere un fattore determinante.
Voto di Pu24
Non sta andando male, ma paga il fatto di essere l’unico regista della squadra e di non essere un mostro di continuità nell’arco di uno stesso match, 6
PIERO BUCCHI
5 vinte – 10 perse
Vuelle ultima nei punti realizzati, negli assist e nella valutazione
E’ bravo, ma non si applica. Quante volte l’hanno detto a scuola i professori, riferendosi a quegli alunni dotati, ma che fanno giusto il compitino e non sfruttano il 100% delle loro potenzialità. Ecco, la nostra sensazione è che coach Bucchi stia facendo quello che per cui viene pagato, ovvero prepara diligentemente le partite, svolge allenamenti seri, basati sulla tattica e durante i match, effettua i cambi al momento giusto e non si lascia sorprendere dalle alchimie altrui. Ma non va oltre, ovvero non sembra coinvolto emotivamente nella situazione, rimanendo distaccato su tutto quello che non gli compete personalmente. Rimane da chiarire quanto ci sia di suo nelle scelte dei giocatori, a cominciare da Jasaitis, ed è chiaro che il primo a voler dei rinforzi per la sua squadra sia proprio lui, con quel “noi siamo questi” che gli scappa di bocca, ogni volta che ha un microfono davanti, ma deve fare buon viso a cattivo gioco, soprattutto perché ha un altro anno di contratto da onorare e le panchine libere in serie A non sono poi così tante.
Voto di Pu24
Questa Vuelle è sicuramente allenata, ovvero ognuno sa cosa deve fare sul parquet, ma un allenatore non è solo tecnica, ma anche psicologo e motivatore, due qualità che finora si sono solo intraviste, 6
Appuntamento a domani, con il pagellone della serie A al termine del girone d’andata.
Tags: basket, consultinvest, girone andata, pagelle, pagellone, pallacanestro, serie a, vuelle
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