19 aprile 2017
Le due rivoluzioni sessuali degli anni sessanta hanno posto il fondamento per una sessualità sicuramente più libera, scardinando il dogma per cui la sessualità aveva solo finalità riproduttive, consentendo di vivere il sesso come un momento anche ludico e di piacere permettendo un controllo sulle nascite grazie ai contraccettivi.
Da un lato quindi la libertà di “godersi il momento” senza un obbligo riproduttivo e senza sensi di colpa, dall’ altro la perentorietà del sesso sicuro ha richiesto a donne e uomini di informarsi e proteggersi, oltre che per evitare gravidanze indesiderate e per contrastare il contagio da malattie sessualmente trasmissibili.
Il contraccettivo deve essere considerato l’ alleato perfetto di ogni rapporto sessuale protetto e quindi consapevole e va tarato soggettivamente.
I contraccettivi possono essere naturali (astensione dal rapporto durante i giorni fertili, metodo Ogino- Knaus), di barriera (preservativo maschile, anello vaginale), ormonali (pillola ormonale, mini pillola, ius, iud) oppure i dispositivi intra cutanei.
Gli unici che però proteggono dal rischio di contagio con le malattie sessualmente trasmissibili sono i preservativi.
Il preservativo è una guaina di gomma naturale o sintetica che si adatta perfettamente alla forma e alla dimensione del pene grazie alla sua notevole elasticità.
Il preservativo, culturalmente ad appannaggio maschile, negli ultimi tempi ne esiste una versione femminile “Femidon” prodotto e distribuito dalla Female Health Company (FHC) che ne ha poi concesso la produzione anche ad altre aziende che hanno l’ obbligo di rispettarne gli standard qualitativi. E’una guaina di nitrile sintetico per evitare allergie, che proprio come il preservativo maschile, forma una barriera tra il pene, la vagina, la cervice e i genitali esterni proteggendo da gravidanze indesiderate e dalle malattie sessualmente trasmissibili, se usato nella maniera corretta.
È composto da due aperture circolari. Quella interna è usata per inserire Femidol e a farlo rimanere nella sua posizione dietro l’ osso pubico, mentre quella esterna, morbida, rimane all’ esterno della vagina e copre la zona vulvare.
Una peculiarità del materiale: il nitrile conduce calore rendendo così l’ attività sessuale più sensuale.
Un limite: prima del suo utilizzo con il partner, conviene provare ad inserirlo più volte per essere più pratiche poi durante il rapporto e sincerarsi che la sua funzione sia ottimale. Non va tolto subito dopo il rapporto, ed è monouso.
A livello sociale, visto il suo basso costo di produzione (circa o,60 euro secondo il sito FHC) potrebbe essere usato anche dalle associazioni che si occupano di promozione del benessere e della salute nelle regioni più povere del mondo e ad alto rischio di contagio dall’ AIDS.
Una sessualità consapevole parte dalla conoscenza del proprio corpo e dal rispetto dello stesso, l’ utilizzo di Femidol rappresenta una conquista nella sessualità femminile non più costretta a metodi contraccettivi ormonali, ma ora anche soggetto attivo nella contraccezione di barriera.
de.Sidera, chi siamo:
L’associazione di psicologia e sessuologia “de.Sidera” vuole essere uno spazio culturale di discussione di tematiche psico-sessuologiche, un momento per riflettere sulla propria sessualità, per rendersi consapevoli che il piacere, in ogni ambito, è accessibile, basta volerlo.
L’associazione “de.Sidera” è formata da psicologhe e sessuologhe e si occupa inoltre di servizi alla persona attraverso consulenze all’individuo, alla famiglia e alla coppia e fornisce servizi di consulenze ai professionisti.
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