Sesso e responsabilità: il preservativo come scelta d’amore nella rubrica settimanale di de.Sidera

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22 giugno 2017

Sono di oggi i dati allarmanti sulla diffusione del virus HIV. L’ istituto superiore di sanità, attraverso la Ministra Lorenzin, informa che ci sono 3500 nuovi casi all’ anno, 10 nuove diagnosi al giorno. Sono in aumento anche sifilide, gonorrea, herpes genitale. Tutte malattie sessualmente trasmissibili.

Questi numeri allarmanti ci mettono sicuramente di fronte ad un mal costume del popolo sessualmente attivo italiano.

In pochi usano i contraccettivi. Anzi, correggiamo il tiro. In pochi utilizzano il contraccettivo in grado di preservare dal contagio di malattie sessualmente trasmissibili: il preservativo che è l’ unico in grado di proteggere le mucose genitali dal contatto con le mucose e i fluidi altrui.

L’ uso dei contraccettivi è indispensabile per tutti i soggetti, maschi o femmine, etero, omo o bi sessuali che hanno una vita sessuale attiva. La contraccezione non serve solo a evitare il rischio di gravidanze indesiderate, la contraccezione è indispensabile per proteggere la propria e altrui salute. Diciamocelo è un gesto di responsabilità.

L’ uso del preservativo è indispensabile:

·         con un nuovo partner;

·         all’inizio di una relazione;

·         quando uno dei partner ha avuto recentemente rapporti sessuali non protetti con un’altra persona;

·         durante il periodo che precede un test che certifichi l’assenza di una MST in entrambi il partner;

·         dopo una diagnosi di MST, per tutto il periodo indicato dal medico.

 

preservativi-profilattici-condom-226799Il test è anonimo e gratuito. E questo dovrebbe essere l’ ennesimo incentivo a sottoporci ad un controllo qualora abbiamo avuto un comportamento sessuale a rischio.

La contraccezione, soprattutto per le donne, è un grande traguardo. Finalmente possiamo autodeterminarci avendo potuto slegare il sesso dalla riproduzione e di questo dobbiamo dire grazie alle due grandi rivoluzioni sessuali degli anni 60 e non sprecare questa grande conquista mostrandoci negligenti nell’ uso dei contraccettivi. Proteggersi significa prendersi cura di sé.

E non ci si prende cura di sé solo evitando gravidanze non desiderate.

Ci si accudisce anche conoscendo i rischi che l’ attività sessuale può comportare quando ci si espone a situazioni a rischio. La malattia sessualmente trasmissibile (MST) più conosciuta è l’AIDS, ma non deve essere sottovalutata la possibilità di venir contagiati o contagiare (se già si è infetti) da altre malattie veneree come ad esempio la sifilide, l’herpes genitale o la gonorrea.

L’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è la MST più nota ed è dovuta all’infezione da retrovirus HIV, si trasmette tramite contagio diretto con sangue, mucose, liquido seminale, secrezioni vaginali e latte materno infetto. Nell’80% dei casi (dati Istituto Superiore di Sanità) il contagio avviene per via sessuale. Questa malattia coinvolge più di 35 milioni di individui in circa 190 Paesi. Il 95% degli ammalati vive in Paesi in via di sviluppo.

Gli italiani più colpiti da Aids sono maschi eterosessuali, che non sanno di essere a rischio e quindi non effettuano il test, o lo fanno troppo tardi. Nel 21% cento dei casi le donne scoprono di essere malate durante una gravidanza, che a volte porta a un aborto volontario. In tutto sono 35mila le donne con Hiv. Quasi il 40% di loro si è ammalata per un rapporto sessuale non protetto con il partner stabile.

La guardia va sempre tenuta alta perché una sessualità consapevole parte dal rispetto del proprio corpo e il rispetto dell’ Altro, l’ utilizzo del preservativo maschile o di quello femminile  sono le uniche modalità per poter evitare di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile, che può essere curabile, ma soprattutto nel caso dell’ AIDS, non è guaribile.

Vi aspetto insieme a Fondazione The Bridge a Senigallia venerdì 30 giugno dalle 18 per chiacchierare di Malattie Sessualmente Trasmissibili ma soprattutto per parlare di prevenzione. Buona estate.

de.Sidera, chi siamo:

L’associazione di psicologia e sessuologia “de.Sidera” vuole essere uno spazio culturale di discussione di tematiche psico-sessuologiche, un momento per riflettere sulla propria sessualità, per rendersi consapevoli che il piacere, in ogni ambito, è accessibile, basta volerlo.

L’associazione “de.Sidera” è formata da psicologhe e sessuologhe e si occupa inoltre di servizi alla persona attraverso consulenze all’individuo, alla famiglia e alla coppia e fornisce servizi di consulenze ai professionisti.

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