23 ottobre 2017
La pratica delle donne. Lo scandalo Weinstein ha aperto il vaso di Pandora, le molestie subite sul lavoro sono un ricatto a cui le donne sottostanno da troppo, troppo tempo.
Occhiate maliziose, mani troppo lunghe proposte indecenti per alcune sono state il rito di passaggio per una posizione lavorativa migliore, per altre la condito sine qua non per lavorare.
Diritto al lavoro.Non sono sufficienti le competenze acquisite con l’ esperienza e gli anni di studio.
Per alcune è stata necessaria anche l’ arte della compiacenza.
Diritto a non poter dire di no.
Poi ci sono Asia e le altre donne coraggiose che hanno smesso di sottostare alla paura per tornare a respirare.
Diritto alla denuncia
Diritto a non essere chiamate puttane.
Diritto alla solidarietà ad Asia e a tutte le altre donne che, nel rispetto del loro tempo emotivo, tempo indispensabile per raggiungere la piena consapevolezza di ciò che è accaduto e di quella che sarai dopo aver denunciato, hanno avuto il coraggio di sbatterci in faccia la realtà schifosa che, ancora oggi, rende la vittima carnefice e il carnefice una vittima.
Si è scritto, parlato, twittato molto, qualcuno avrebbe dovuto solo tacere.
La denuncia di Asia è l’ autodeterminazione di ogni donna.
I piccoli uomini esistono da sempre, le Donne consapevoli pure, ma forse oggi grazie a chi ci ha messo la faccia e nonostante poteva immaginare di attirare su di sé l’ onta di puttana non ha avuto paura di mettersi alla mercé e raccontare la verità.
La campagna social #metoo sta portando a galla un sommerso di violenze subite dalle donne, il famoso numero oscuro mai quantificabile dai dati ufficiali che è allarmante.
Essere donna oggi significa raccogliere il testimone della pratica dell’ autocoscienza femminista e farne tesoro: partire da me per raggiungere te. Accogliere le istanze delle donne che non hanno i mezzi fisici, psichici, economici per scappare e denunciare il ricattatore che tiene sotto scacco la tua voglia di vivere, che ti toglie il respiro, che ti fa annaspare mentre tu vorresti solo tornare a respirare.
Partire da te per salvare anche me.
de.Sidera, chi siamo:
L’associazione di psicologia e sessuologia “de.Sidera” vuole essere uno spazio culturale di discussione di tematiche psico-sessuologiche, un momento per riflettere sulla propria sessualità, per rendersi consapevoli che il piacere, in ogni ambito, è accessibile, basta volerlo.
L’associazione “de.Sidera” è formata da psicologhe e sessuologhe e si occupa inoltre di servizi alla persona attraverso consulenze all’individuo, alla famiglia e alla coppia e fornisce servizi di consulenze ai professionisti.
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