di Redazione
25 marzo 2018
PESARO – In vacanza, dopo 5 mesi (anzi qualcosa di meno) di impegni ufficiali in una stagione incominciata il 15 ottobre a Osimo (prima giornata della stagione regolare, derby con la Lardini Filottrano) e conclusa sabato 24 marzo, gara 2 dei quarti di finale.
C’è qualcosa che non quadra in questi numeri: perché uno sponsor dovrebbe legare il proprio nome a una squadra impegnata per soli 5 mesi? Perché una società dovrebbe pagare – beh, capita che ogni tanto gli stipendi siano un’opzione non onorata, ma la regola imporrebbe di pagarli puntualmente – dieci mesi di stipendi se la stagione è più o meno la metà?
Ci piacerebbe una risposta seria, non la solita, stupida frase “voi siete contro il volley”.
Resta che la stagione della myCicero è stata positiva: delle due squadre promosse sul campo (Filottrano e Pesaro) e della terza a tavolino (Legnano), in verità traballante, Pesaro è l’unica ad avere centrato i playoff, da dove è uscita più per meriti della Savino Del Bene che per propri demeriti.
Una stagione che ha confermato le straordinarie qualità di Matteo Bertini e del suo staff, ma anche la bravura di due giocatrici che erano qui anche l’anno scorso: Alessia Ghilardi e Rossella Olivotto.
Alessia ha dimostrato, anzi lo ha urlato, che la miopia di Montichiari che non la volle più in A1 è molto più che incomprensibile. La sua stagione è stata fantastica, risultando _ a nostro modesto parere – seconda nel ruolo di libero alla sola Monica De Gennaro, la numero 1 al mondo.
Nella sue prestazioni non c’è solo grinta, determinazione, cattiveria agonistica: c’è molto di più. Complimenti, Alessia!
In due stagioni, Rossella Olivotto ha fatto un salto di qualità che sembrava impossibile. L’ultima prestazione contro Scandicci è fenomenale: 10/12 offensivo, 3 muri e 1 ace hanno esaltato la presenza della centrale trentina, per tutta la stagione punto di riferimento della myCicero. Il lavoro che Rossella ha fatto insieme con Matteo Bertini, i suoi progressi partita dopo partita, inducono gli osservatori neutrali a ritenere che a 27 anni (il prossimo 27 aprile) meriterebbe una convocazione in Nazionale. Se sono Rosse… fioriranno.
Lascia una risposta