di Redazione
27 aprile 2018
CAGLI -Un’importante operazione di vigilanza a contrasto del lavoro sommerso si è svolta nella giornata di ieri ai danni di un laboratorio tessile di Cagli. A seguito di una preliminare attenta attività d’indagine, realizzata nei giorni precedenti, si è infatti eseguito apposito accesso ispettivo all’interno di laboratorio tessile, dove sono stati riscontrati ben sei lavoratori in nero su sei. Essendo del 100% la misura della manodopera irregolarmente occupata al momento del controllo, l’azienda ispezionata è stata destinataria del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Il titolare dell’azienda si è reso peraltro responsabile di gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, e nello specifico per non aver rispettato nessuna delle norme obbligatorie e previste dalla normativa vigente, con riferimento a quanto stabilito dal Testo Unico di cui al D.Lgs. n. 81/2008. Il laboratorio tessile è stato posto sotto sequestro ai sensi dell’art. 321 c.p.p.. Nel corso del servizio rilevate sanzioni amministrative per un totale di 12mila euro connesse con l’impiego dei lavoratori “in nero” , e carenze igienico sanitarie ed ammende per un totale di 9.5000 euro. L’accertamento degli illeciti è stato possibile grazie all’attenta attività di indagine preventiva ed azione di cooperazione dal comparto di specialità del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Pesaro/Urbino che ha agito assieme ai Carabinieri di Cagli, all’Asur di Urbino ed all’Inail di Pesaro.
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