Coldiretti Pesaro, dopo la grandinata danni a serre, capannoni e silos. Frutta e ortaggi: perdite del 70-80% dei prodotti di stagione

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17 luglio 2018

Un capannone perforato dalla grandine

Un capannone perforato dalla grandine

PESARO – Una grandinata record che ha fatto strage di vigne, orti e alberi da frutta quella registrata ieri sera attorno alle 19.30 tra Pesaro e il suo hinterland. Con chicchi di ghiaccio grandi come palline da tennis, il maltempo si è abbattuto devastando le colture. Oltre al capoluogo di provincia colpite anche le zone di Gradara, Tavullia, Vallefoglia e Montelabbate dove si riscontrano perdite alla produzione di frutta, siamo in piena zona della rinomata Pesca di Montelabbate, fino all’80% e danni agli ortaggi di stagione come cetrioli, zucchine, pomodori e lattuga fino al 70%. Si registrano danni anche alle strutture: capanni, silos di stoccaggio dei cereali, serre. Danni molto più contenuti, con punte del 30%, sono stati segnalati anche nella zona di Fano.

“Chiediamo alle Istituzioni di attivarsi – commentano Tommaso Di Sante e Paolo De Cesare, presidente e direttore di Coldiretti Pesaro – per richiedere lo stato di calamità di fronte a una situazione a dir poco drammatica. Contro i cambiamenti climatici è necessario incentivare le assicurazioni a difesa delle produzioni agricole. Esistono già strumenti che posso mettere fin da subito gli agricoltori al riparo dall’incertezza meteorologica dovuta ai cambiamenti climatici”.

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