2 settembre 2018
MONZA – Lewis Hamilton guasta la festa “Rossa”, con una gara delle sue il campione in carica mette in maniera decisa le mani sul quinto titolo, proprio in casa della Ferrari. Secondo uno splendido Raikkonen, che ha difeso la pole fino a quando le sue gomme glielo hanno permesso, terzo Bottas fido scudiero di Hamilton, decisivo per la vittoria del compagno nel gioco di squadra che ha mandato in crisi gli pneumatici del connazionale della Ferrari.
Disastro Vettel, che contiene i danni del suo errore, con un quarto posto, che comunque lo vede stasera a -30 punti da Hamilton, di questo ne parleremo più avanti. Una vittoria, quella di oggi a Monza in casa della Ferrari, che per Hamilton suona come la rivincita per quello che ha subito in casa a Silverstone, organizzando l’arrivo in parata con Bottas, dichiarandolo via radio, concedendosi così anche uno serafico sberleffo agli avversari ed alla delusissima marea di tifosi accorsi a Monza con tante speranze. Hamilton con la vittoria di oggi oltre ad aumentare il peso della “sua” ipoteca sul titolo 2018 sta dimostrando di saper ribaltare a proprio favore i momenti negativi, a differenza di Vettel troppo spesso in crisi “nervosa” quest’anno, questa è una componente per la quale la situazione di Vettel diventa più difficile.
E veniamo al disastro Ferrari, o meglio alla…leggerezza di Vettel, già durante la gara si sono iniziati dibatti a non finire su quanto accaduto alla seconda variante al primo giro, polemiche e considerazioni che dureranno a lungo. Vettel nel dopo gara ha dichiarato che ha provato sin dalla prima variante a superare Raikkonen, facendo capire di essersi un po’ innervosito nel testa a testa con Hamilton, nel quale ha avuto, come abbiamo visto, la peggio. Forse non lo sapremo mai, se c’erano ordini di scuderia in Ferrari fin dalla partenza per cui il finlandese doveva sacrificarsi subito alla causa del compagno. Il nostro parere è che Vettel, che campione lo rimane anche dopo Monza, quest’anno con i suoi errori, e a questo punto troppi per uno che punta al titolo, sta vanificando il lavoro fatto dalla Ferrari che gli ha fornito una SF71H, spesso superiore alla Mercedes. Un vero peccato perché quando Vettel corre da Vettel con la Ferrari di quest’anno sono imbattibili, come dimostrato domenica scorsa in Belgio.
Indipendentemente da cosa doveva fare o meno Raikkonen, se Vettel lasciava passare Hamilton alla Roggia, con la Ferrari di oggi avrebbe potuto dare un diverso destino al suo campionato, e a quello della sua squadra. Onore a un grande Raikkonen, dopo la stupenda pole di ieri, che lo consacra come il pilota più veloce sul giro nella storia della F.1. “Icemen” ha fatto la sua gara riscoprendo le sue doti di campione, lasciando intendere alla Ferrari che lui un altro anno con la rossa se lo può meritare, peccato che il palese, ma non “esclusivo” gioco di squadra della Mercedes, gli ha negato un successo che lo avrebbe fatto entrare nella leggenda.
Comunque bravo Raikkonen, alla soglia dei quaranta se vuole, come ha dimostrato nel fine settimana di Monza e in gran parte di questo campionato, lui è ancora un pilota di punta. La gara degli altri ha visto un Verstappen, combattivo come sempre lottare con Bottas per il podio, poi il solito black out, quando ha ostacolato il finlandese, “toccata” che con 5 secondi di penalità gli è costato il podio, relegandolo al quinto posto. Detto del “pasticcione” (e siamo buoni perché corre per la Ferrari) Vettel, quarto, al sesto posto un regolare Grosjean, con la Haas motorizzata Ferrari sempre più lanciata alla conquista del comunque prestigioso quarto posto nel Costruttori. Doppietta della “nuova” Force India per la settima e ottava posizione con Ocon e Perez nell’ordine. Nono posto per Sainz, con la Renault, che continua nel bene e nel male a raggranellare punti, senza però convincere. Decimo posto per il “ricco” Stroll, il babbo dopo aver risollevato le casse della Williams, non soddisfatto gli ha comprato la Force India, intesa come tutta la Scuderia, proseguendo nel lancio del figlio, che in questo weekend lo ha ripagato con un ottimo decimo posto finale.
Fra quindici giorni la F. 1 si sposta a Singapore, circuito favorevole sulla carta alla Ferrari, che però l’anno scorso combinò quel gigantesco pasticcio in partenza, abbandonando definitivamente la corsa al titolo. Quest’anno i pasticci Vettel più che l’incolpevole Ferrari, gli ha già combinati, vedremo se questo sarà sufficiente per evitare un altro “harakiri”…prima del Giappone mancano due gare.
ORDINE DI ARRIVO GP D’ ITALIA
- Vettel (foto tratta dal web)
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