di Redazione
5 novembre 2018
SEPANG (Malesia) – Gara calda e piccante quella della Moto3 di oggi sul circuito di Sepang. Diciassette giri infuocati per la penultima tappa dell’anno. Tony Arbolino resta nel gruppo di testa per tutta la partita tra sorpassi e scie. Il ragazzo è decisamente da podio. Ma, negli ultimi giri, gli si accende la spia rossa della superfatica: i 3 giorni di febbre e influenza si fanno sentire e il giovane di Garbagnate si deve accontentare dell’0ttavo posto. Grandissimi i suoi passi avanti negli ultimi GP. Ora il suo livello è alto e può essere considerato tra i protagonisti del prossimo anno.
Buona prestazione per la wild card Makar Yurchenko che taglia il traguardo diciassettesimo. Il pilota kazako, oggi, era solo alla sua seconda sessione sull’asciutto, su questo tracciato, con la Honda. Makar ha dimostrato di essere veloce e costante.
Una caduta al quinto giro ferma la gara di Xavi Cardelus, in Moto2.
Tony Arbolino: “Sono stato tutto il weekend davanti e anche in gara ero lì. Abbiamo fatto lo step che ci mancava, ne sono convinto e ci stiamo preparando per l’anno prossimo. Mi sento davvero forte in questo momento. Quando Martin è andato davanti ho avuto l’occasione per stare con lui, ma arrivavo lungo in tante frenate. Ci ho provato, ho fatto un bel giro ma non è bastato per stare con lui. Manca ancora una gara, ma l’importante, adesso, è sapere che siamo lì sempre, competivi a tutti i turni“.
Makar Yurchenko: “Sono soddisfatto di questa gara, alla fine ho tagliato il traguardo a 7 secondi dal primo ed è incredibile se si pensa che è solo la mia seconda sessione sull’asciutto su questa pista, con questa moto e questa squadra. Sono contento del passo, costante e veloce, e di essere rimasto sempre con il gruppo“.
Xavi Cardelús: “È stato un peccato perché quando sono caduto stava progredendo. Ero partito bene anche se, alla prima curva, sono andato un po’ lungo e ho perso terreno. Da lì ho provato a recuperare posizioni fino al quinto giro dove ho perso l’anteriore. Mi dispiace non aver potuto finire la gara, per me e per la squadra che ha lavorato duramente per mettere a punto il set-up della nostra moto”.
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