di Redazione
29 novembre 2018
Ammonta a più di 5 miliardi di euro l’anno la cifra che 13 milioni di viaggiatori europei lasciano alle compagnie aeree non chiedendo i rimborsi che sarebbero loro spettati per ritardi o cancellazione dei voli. È quanto emerge da una ricerca realizzata da Air Help, azienda che fornisce assistenza e consulenza a chi ha subito disservizi aerei. Lo studio è stato condotto su un campione di circa 7 mila persone e ha dimostrato che la consapevolezza dell’esistenza dei diritti dei passeggeri aerei, riconosciuta e tutelata dall’Unione Europea, è ancora molto bassa tra i consumatori.
Anche se il Regolamento 261 che riconosce numerosi diritti ai viaggiatori aerei, sintetizzati in questo studio di Liligo, risale al 2004, solo il 15% della popolazione europea ne è a conoscenza e meno della metà delle persone che ne avrebbero diritto fa richiesta di rimborso alle compagnie aeree inadempienti.
I diritti dei passeggeri aerei, tutelati dal Regolamento europeo, si applicano a tutti i voli in partenza e in arrivo negli stati membri dell’Unione Europea e anche a quelli in arrivo dai paesi extraeuropei se la compagnia aerea ha una licenza rilasciata da un paese dell’UE e riguardano alcune tipologie di possibili disservizi: overbooking; cancellazione o ritardo del volo; perdita, ritardo o danneggiamento dei bagagli.
In caso di overbooking, il passeggero deve essere informato dalla stessa compagnia della situazione e di quali siano i diritti di cui può valersi. Il viaggiatore può scegliere tra farsi rimborsare l’intero costo del biglietto, avere un volo diverso per la stessa destinazione o uno per tornare all’hub di partenza. Inoltre, il passeggero ha diritto ad una compensazione in denaro che varia da 250 a 600 euro a seconda della lunghezza delle tratte del volo sul quale non è riuscito ad imbarcarsi.
Per la cancellazione, le norme sono le stesse previste in caso di overbooking: rimborso del biglietto, volo alternativo e compensazione pecuniaria. In entrambi i casi, tra i diritti dei passeggeri aerei c’è anche quello di ricevere la necessaria assistenza dal personale della compagnia aerea e servizi come pasti, bevande, soggiorno in albergo se necessario.
Per i voli in ritardo, il passeggero ha diritto alla stessa assistenza prevista per cancellazione e overbooking da parte delle compagnie se il ritardo è superiore a 2, 3 o 4 ore a seconda del chilometraggio delle tratte aeree (più sono lunghe maggiore deve essere il ritardo). Per ritardi superiori alle 5 ore il viaggiatore può chiedere il rimborso del biglietto oppure un volo di ritorno verso l’aeroporto di partenza.
In caso di ritardo nella riconsegna del bagaglio, il viaggiatore può acquistare beni di prima necessità e chiedere il rimborso delle spese sostenute conservando gli scontrini d’acquisto. Su questo punto, le compagnie possono anche avere politiche differenti, quindi è bene verificare caso per caso. Se il bagaglio è stato danneggiato la compagnia è tenuta a ripararlo o sostituirlo mentre se è andato smarrito il passeggero ha diritto a un risarcimento in denaro anche per il contenuto della valigia, sempre che abbia documenti che ne attestino il reale valore.
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