di Redazione
31 gennaio 2019
PESARO – Dopo gli incontri dedicati a Nino Pedretti, Lea e Sparta Trivella, Aldo J. B. Brilli-Cattarini, Dino Garrone, Irene Kriwcenko, Cesare Lombroso, Carolina di Brunswick, Annibale e Ave Ninchi, Carlo Pedrotti, Adelelmo Campana, Magda Minciotti, Alberto Zedda e Annesio Nobili la rassegna La Strada per Pesaro. Pesaresi d’adozione (ideata e diretta da Lucia Ferrati), giunge al suo quattordicesimo appuntamento. Protagonista dell’incontro di sabato 2 febbraio, che si svolgerà alle ore 17.15, nella suggestiva cornice del Museo Officine Benelli , sarà il pilota Riccardo Brusi.
«Le origini di Riccardo Brusi sono modestissime; come quelle di tutti coloro che si sono fatti strada a prezzo di grandi sacrifici, ma che ben nitida hanno sempre visto l’agognata meta profilarsi al di là del faticoso cammino. Venne al motociclismo ubbidendo al suo istinto, animato e sospinto da una volontà ardentissima che in pochi anni gli permise di scalare vette eccelse». Così scriveva, il 31 gennaio 1935, D. D. Ceccarelli in un articolo intitolato Riccardo Brusi. Una colonna della Guzzi, pubblicato nella rivista “La Moto”.
Per undici anni il pesarese d’adozione Riccardo Brusi (Cesena, 1901-Pesaro, 1968) è stato protagonista indiscusso della scena motociclistica italiana ed europea: prima su A.J. S., poi su Molaroni, poi su Benelli e infine su Guzzi.
Una lunga carriera che lo ha portato alla conquista di un palmarès invidiabile: 106 gare, 33 vittorie, 22 secondi posti e 5 terzi posti, campione d’Italia e d’Europa nel 1932, vicecampione d’Europa nel 1928, vicecampione d’Italia nel 1929, ’31, ’33 e ’35, campione marchigiano nel 1931.
Fu direttore sportivo del Moto Club Pesaro fondato nel febbraio 1931 con Salvatore Pagnini, presidente del consiglio direttivo, e Tonino Benelli, direttore tecnico.
Al Museo Officine Benelli l’emozionante storia di Riccardo Brusi rivivrà grazie alla proiezione di rarissime immagini d’epoca e letture di brani (affidati alle voci recitanti di Corrado Capparelli, Francesca Nobili e Luca Sinelli) tratti dal libro Riccardo Brusi. Il più saggio e taciturno dei romagnoli cuor di leone, che Paolo Prosperi, presidente del Registro Storico Benelli, ha dedicato al pilota scomparso.
Scrive Prosperi: “Riccardo Brusi (…) è stato una delle espressioni più fulgide del motociclismo sportivo italiano degli anni Venti e Trenta del secolo scorso, dividendo la palma della popolarità, a Pesaro, con Tonino Benelli e Dorino Serafini. Sino a oggi di Brusi si è parlato troppo poco e ancora meno si è scritto. Le ragioni? Forse non era facile scrivere di un uomo dal carattere così schivo e riservato. Riccardo non ha mai inseguito i riflettori della notorietà, non ha mai voluto diventare un personaggio; non amava raccontare di sé, non cercava i fotografi per la classica posa e si teneva alla larga dai giornalisti, ma mai con la presunzione del superbo”.
Un appuntamento da non mancare per chi ama la Pesaro “città dei piloti e dei motori”.
L’iniziativa è organizzata da Comune di Pesaro, Presidenza del Consiglio, Assessorato alla Bellezza, Assessorato alla Crescita, Regione Marche, Registro Storico Benelli e Moto Club Benelli, Pesaro in collaborazione con Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Oliveriani Pesaro, Associazione “Amici della Biblioteca Oliveriana”, Amat con il contributo di Banca di Credito Cooperativo di Gradara
L’incontro è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti.
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