GP Cina, Hamilton a “mille” e doppietta Mercedes. Vettel terzo

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14 aprile 2019

Festa Mercedes per l'ennesima doppietta

Festa Mercedes per l’ennesima doppietta

SHANGHAI (Cina) – Lewis Hamilton si aggiudica il gran premio numero ”1.000” nella storia della F.1, inarrestabile il penta campione anglo-caraibico, aggiunge un’altra perla al suo ricco e sempre in aggiornamento palmares. Con il secondo posto di Bottas la Mercedes piazza la terza doppietta su tre gare, annichilendo gli avversari, “chiamiamoli “ancora così solo perché siamo al terzo gran premio, ma se in Ferrari e Red Bull non cambia qualcosa, di avversari in questa stagione non ne vediamo. La Ferrari fa quello che può e piazza Vettel sul gradino più basso del podio con una gara senza infamia e senza lode, contiene i danni aspettando tempi migliori, ma il distacco sia nel campionato piloti che in quello costruttori inizia ad essere preoccupante per essere  solo al terzo gran premio  Il tedesco ha la meglio su Verstappen con una Red Bull che soffre per un motore Honda, cresciuto nelle prestazioni ma che ancora non si “sposa” bene con il telaio, procurando problemi nello sfruttamento degli pneumatici.

Leclerc, il giovane monegasco oggi quinto, dopo la stupenda e sfortunata gara del Bahrain, nella quale si è conquistato la stima del popolo ferrarista, oggi è ritornato a fare da scudiero a Vettel, forse più che scudiero, è stato un uomo squadra. Carletto come ormai viene soprannominato affettuosamente Leclerc, resosi conto che oggi la sua SF90 non rendeva rispetto a quella di Vettel, forse per un motore “stanco” dopo il problema del Bahrain, forse per un bilanciamento non ottimale, si è sacrificato per la causa del Team. Purtroppo un problema nella ripartenza dal secondo pit- stop, non gli ha permesso di lottare con Verstappen per la quarta piazza.

Il Mondiale si sta rivelando l’ennesimo dominio Mercedes, la Ferrari “obbligata” a contrastare l’armata pigliatutto tedesca, è sprofondata in una crisi di prestazioni, che anche se è presto per ammettere sentenze o fare paragoni, portano ad un non auspicabile paragone con il nefasto 2017. Ripeto non è il caso di considerare che a Maranello abbiano già ammainato la bandiera, ma anche nelle dichiarazioni post gara dell’Ingegner Binotto, un po’ di preoccupazione la si è potuta intuire, anche interpretando i frequenti sospiri e le alzate di spalle del progettista e Team Principal del Cavallino. Vedremo perché al di là delle bandiere di appartenenza, la F.1 come tutti ripetono da anni ha bisogno di spettacolo per rilanciarsi, non per questo la Mercedes ed Hamilton devono rinunciare al loro meritato strapotere, sta piuttosto agli altri, vedi Ferrari e Red Bull in primis, trovare il bandolo della matassa, non solo per il bene della F.1 ma anche per il loro interesse. Considerando anche la “minaccia” di una F.E., che se pur non convince ancora i vecchi nostalgici, bisogna ammettere che nel suo “silenzio” sta conquistando sempre più consensi.

La top ten. Al sesto posto si piazza la giovane scommessa della Red Bull  Pierre Gasly, il francesino nonostante un inaspettato pit-stop a due giri dalla fine, continua a conquistare punti e consensi, anche se il capo squadra rimane ancora Verstappen. Settimo posto in solitario per Daniel Ricciardo, il pilota Renault  ritrova un timido sorriso dei suoi dopo due gare da dimenticare, l’australiano senza impensierire chi gli era davanti e senza essere a sua volta minacciato da dietro chiude ultimo dei non doppiati. Ottava piazza per la Racing Point di Sergio Perez, che salva l’onore di un team che sembra in calo rispetto al passato. Nono è un sempre spettacolare Kimi Raikkonen, con la sua Alfa Romeo Racing, il “nonno” della F.1, ha ritrovato una seconda giovinezza, lottando come ai bei tempi con quelli che potrebbero essere anagraficamente suoi figli, sorpassando e recuperando porta altri importanti punti al team italo-svizzero. Decimo posto per un’altra rivelazione l’anglo-thailandese Alexander Albon, il ventitreenne debuttante conquista il suo primo punto mondiale con la Toro Rosso, ancora lontana dalle prestazioni che l’ex gloriosa Minardi, dovrebbe ottenere visto la “parentela” con la Red Bull.

Ordine di arrivo GP della Cina

  • 1- HAMILTON-MERCEDES
  • 2 – BOTTAS-MERCEDES
  • 3 – VETTEL –FERRARI
  • 4  -VERSTAPPEN-RED BULL
  • 5  -LECLERC-FERRARI
  • 6 – GASLY-RED BULL
  • 7 – RICCIARDO-RENAULT
  • 8 – PEREZ-RACING POINT
  • 9 – RAIKKONEN- ALFA ROMEO RACING
  • 10 – ALBON- TORO ROSSO           

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