29 aprile 2019
PESARO – Forse si comincia a fare sul serio, la Legabasket infatti, in data odierna, ha escluso l’Auxilium Torino dalla LBA, ovvero non potrà partecipare al prossimo campionato di Serie A, non avendo più i necessari requisiti, la decisione è stata presa in maniera compatta, dopo che la stessa Auxilium aveva saldato i suoi debiti, grazie al contributo di Gerasimenko, che mercoledì scorso aveva messo diverse centinaia di migliaia di euro, nelle casse della società torinese, che altrimenti sarebbe incorsa in punti di penalità, da scontare però nel prossimo campionato, ma non era chiaro se in ogni caso, l’Auxilium avrebbe avuto le risorse economiche necessarie per far fronte alla stagione 2019-20.
Per chi non lo sapesse, il sig. Gerasimenko è lo stesso che fino a gennaio, era stato proprietario della pallacanestro Cantù, di cui presidente era la moglie Irina, lasciando la società brianzola in grave crisi economica, salvata solo da una cordata di imprenditori locali che le ha permesso di continuare regolarmente il campionato, grazie anche all’entrata dello sponsor Acqua San Benedetto, anche se non è ancora chiaro chi dovrebbe pagare i debiti – si parla di un paio di milioni – lasciati dal suddetto Gerasimenko, personaggio perlomeno discutibile, magnate russo dell’acciaio, che però in Russia rischia di essere arrestato, e che da qualche mese si è esiliato a Cipro, dove dirige i suoi affari, cresciuti dopo l’elezione in Ucraina di un nuovo presidente.
Per il campionato in corso non cambierà niente, dato che Torino ha pagato regolarmente contributi e tasse federali, e la Fiat giocherà le ultime due partite, compresa quella con Pesaro dell’ultima giornata, e la Vuelle dovrà in ogni caso salvarsi sul campo, ma cambierà parecchio la prossima stagione, che allo stato attuale, prevede la partecipazione di 17 squadre, ma non è detto che almeno un’altra società, non rientri nei parametri imposti dal nuovo regolamento, per tornare così ad un campionato a 16 squadre, auspicato dai vertici della nostra pallacanestro, che finalmente ha dato un segnale di vita, sperando che non rimanga un caso isolato, ma sia l’inizio di un rilancio per tutto il movimento.
Dispiace per i tifosi torinesi, che erano rientrati in serie A dopo tanti anni, ed hanno dovuto pagare gli errori commessi dalla famiglia Forni, che ha creato un buco di oltre due milioni di euro e che ha permesso ad un filibustiere come Gerasimenko di rientrare nella pallacanestro italiana, ma da qualche parte si doveva pur cominciare, per dare una ripulita a chi, dalla finanza creativa, ne ha tratto sempre giovamento.
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