Ricci dalla parrucchieria ‘Specchio delle mie brame': “Valutiamo centro di aggregazione per giovani alla Torraccia”

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10 maggio 2019

parrucchierePESARO –  «Alla Torraccia è difficile portare nuovi servizi scolastici: non ci sono i numeri, vorrebbe dire chiudere altre scuole». Ma alla parrucchieria ‘Specchio delle mie brame’, in via Furiassi,  Ricci apre all’idea del centro d’aggregazione per i giovani: «Proposta molto intelligente: il quartiere è recente, ci sono molte famiglie con bambini e adolescenti. Lavoreremo per individuare gli spazi giusti. Inoltre valuteremo anche la possibilità del parco pubblico».

Ciclabili: «La pista che arriva al Galoppatoio proseguirà fino a Borgo Santa Maria e si collegherà ai Comuni della valle del Foglia. E’ un progetto regionale: il primo tratto tra Borgo Santa Maria e Osteria Nuova è già finanziato». Ma la bicipolitana, insiste Ricci, «si amplierà fino a Villa Ceccolini e Vismara-Cattabrighe. Poi il percorso ambientale del Foglia fino al lago Gnassi. In più, con il bando periferie, realizzeremo il ponte ciclopedonale tra il parco Miralfiore e Tombaccia». Mentre nel ponte di via Ponchielli (Tombaccia-Villa San Martino), «stiamo ragionando se fare la ciclabile o meno. Significherebbe passare da quattro a tre corsie. Il rischio è che aumenti il traffico. Vedremo».

San Decenzio: «Con lo spostamento dell’attività dell’Fme realizzeremo il parcheggio funzionale al cimitero e al mercato». A domanda via facebook sulla tappa pesarese di Salvini, Ricci risponde così: «Gli esiti? Non ne è scaturito granché, se non il fatto che ci ha dato ragione sulla nuova questura all’ex Intendenza di Finanza. Cosa importante perché l’opposizione locale, pur di darci contro, ha fatto di tutto per fare saltare un’operazione storica per Pesaro. Da 30 anni si parla di nuova questura e nel 2016 abbiamo ottenuto dallo Stato sei milioni e 200mila euro. Prima il prefetto e ieri il ministro hanno confermato che la questura si farà lì. Questo è l’esito più importante per la città. Per il resto, non mi è piaciuto molto quando ha dileggiato gli studenti che lo contestavano. Perché bisogna accettare anche le critiche oltre agli applausi».

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