14 maggio 2019
PESARO – Luciano Fattori non c’è più. Se ne è andato la scorsa notte nell’ospedale San Salvatore dopo aver lottato con la malattia. Medico pesarese stimato e apprezzato, Fattori se n’è andato a 68 anni. La sua perdita lascia un senso di grande vuoto in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Ho conosciuto Luciano Fattori – che è stato anche presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Pesaro e Urbino – nei primi anni Ottanta, quando Maurizio Terenzi, giovane imprenditore, diede vita agli Eurosystem Angels, squadra pesarese di football americano. Tante trasferte insieme, nel pullman gremito dai giocatori e dallo staff. Luciano era il medico. Dopo gli studi nel liceo scientifico Marconi, si era laureato a Bologna nel 1976.
Fare il medico sportivo in una squadra di football americano non è un compito facile, dovendo seguire 40-50 ragazzoni che in campo ne danno e ne prendono senza battere ciglio.
Il ricordo, mentre le lacrime cadono sulla tastiera, va al ritorno da una partita giocata di sabato a Trieste, su un campo in terra battuta, che il grande freddo di una serata con la bora faceva sembrare di cemento. Finì, se non ricordo male, 0 a 0, una rarità nel football americano. La partita durissima contro i Muli triestini e il terreno di gioco avevano lasciato il segno: erano più i giocatori infortunati che quelli sani. I circa 450 chilometri di autostrada furono accompagnati una litania di lamentele, mentre Luciano faceva la spola lungo il corridoio del bus, a curare e a consolare.
Raramente, in tanti anni di giornalismo sportivo, ho potuto vivere le stesse emozioni, neppure nei momenti più belli della Scavolini bi-campione d’Italia ho provato le stesse sensazioni. Quando uno degli Angels ha un problema, come accaduto a Marco qualche tempo fa, si mobilitano tutti. Le morti di Giancarlo Russo e Gianluigi Luchena hanno segnato gli ultimi anni di una bellissima storia.
Erano una famiglia, gli Angels allenati da Jerry Douglas. Lo sono ancora oggi, a più di trent’anni dall’esordio a Bologna. Te ne accorgi quando chef Luigi (Tomassini) organizza le cene. C’è chi fa centinaia di chilometri pur di esserci.
A una di queste serate, timidamente, ho chiesto a Luciano, alle prese con una malattia che spesso non lascia scampo, come si sentisse. “Come uno yogurt scaduto”, ha risposto. A Luciano non è mai mancata l’ironia, che ne ha accompagnato la vita e la professione di medico di famiglia molto amato, come testimonia l’articolo pubblicato da pu24.it il 20 dicembre 2016 (clicca qui per rileggerlo).
Oggi il pensiero va alla sua famiglia, ai suoi cari, alla moglie e ai suoi tre figli. Un pensiero, ma anche un ringraziamento per avere potuto conoscere uno come Luciano.
Il funerale si terrà giovedì 16 maggio alle ore 16 nella chiesa di San Luigi Gonzaga.
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