17 maggio 2019
CANDELARA – Pure Candelara si prepara a tingersi di rosa. Il Giro d’Italia passerà per la prima volta nella propria storia iniziata nel 1909 su idea del giornalista forlivese Tullo Morgagni, interrottasi solo per i due conflitti bellici.
Non è del 1909 Florio Floriani, il mitico Fofo d’Candlera. Vigile urbano in pensione, conosciuto in tutta Pesaro per uno spirito fuori dalla norma, ha preparato per la carovana in rosa, che salirà sulle colline pesaresi verso le 15.30, una sorpresa speciale. Fofo – oggi 82enne – ha legato davanti alla Pieve di Candelara, su un palo della luce a circa 3 metri di altezza, una Legnano del ’55. Si tratta della bicicletta con cui nel 1957 fece un’impresa in solitaria, scalando una serie di passi dolomitici durante una vacanza in val di Fassa con la parrocchia, allora presieduta da don Nicola Alegi.
A memoria della scalata, sotto la bici ha installato un cartello fatto realizzare a sue spese. Un cartello rosa che, a fianco alla celebre foto di Coppi e Bartali che sembrano passarsi una borraccia, riporta la seguente scritta: “Agosto 1957, da Pozza di Fassa (Tn) questa bicicletta grazie alle mie gambe da ventenne ha scalato tanti Passi Dolomitici che hanno fatto la Storia del Giro d’Italia: dal passo Carezza al passo San Pellegrino, Rolle, Pordoi, Falzarego e il giro del Gruppo Sella. I famosi quattro Passi quando ancora il Sella, Gardena e Campolongo erano sterrati. Tante emozioni, ottimi ricordi. Grazie bicicletta”. Firmato Floriani Florio detto Fofo da Candelara”.
Una bella iniziativa che ha destato la curiosità dei paesani e non solo, tant’è che due ciclisti svizzeri, passati stamane per Candelara, si sono fermati chiedendo al mitico Fofo una foto.
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