di Redazione
20 maggio 2019

Sopralluogo al San Bartolo
PESARO – Dopo l’incendio che due anni fa ha gravemente danneggiato il parco San Bartolo, partono i lavori di consolidamento dei borghi, della falesia e delle strade. Sono state stanziate risorse per 8,2 milioni di euro, oltre ai 350 mila euro già investiti per le opere più urgenti. «Nei prossimi giorni si apre il primo cantiere sul San Bartolo per mettere in sicurezza Fiorenzuola di Focara e Casteldimezzo». Lo annuncia con soddisfazione il consigliere regionale Andrea Biancani, presidente della commissione ambiente e territorio. A meno di due anni dal grave incendio che il 4 agosto del 2017 ha danneggiato l’area, partono i lavori nei centri abitati, per i quali la Regione e il Ministero hanno stanziato complessivamente 8,2 milioni di euro. «Abbiamo rispettato la tabella di marcia, grazie a un grande lavoro di squadra tra Regione, Comune, Ente Parco e Quartiere – sostiene Biancani –. Iniziamo nei prossimi giorni da Fiorenzuola, con un investimento di circa 1 milione e mezzo di euro. Il progetto prevede prima di tutto il rafforzamento delle reti di contenimento già esistenti nel tratto sotto il campanile della chiesa e l’installazione di nuove reti in aree più ampie, importanti per la protezione corticale». Saranno inoltre realizzate tre nuove briglie e un’opera di regimazione delle acque per il miglioramento dei drenaggi che insieme alla piantumazione di nuove specie vegetali, costituiranno «un intervento fondamentale per prevenire il dissesto idrogeologico».
A buon punto anche i progetti per Casteldimezzo, per i quali sono stanziati 1,9 milioni di euro. «Stiamo concludendo la progettazione – conferma Biancani -. Per consentire un’accelerazione dei tempi abbiamo deciso che i lavori a Casteldimezzo saranno suddivisi in tre fasi. Il primo intervento che faremo consentirà la riapertura della strada comunale sopra il cimitero che collega il borgo a Fiorenzuola, un cantiere di circa 200 mila euro che contiamo di aprire entro giugno e che prevede la realizzazione di pali, più l’installazione di reti per la protezione corticale. La seconda opera che vorremmo iniziare entro il mese di luglio, per un importo di altri 200mila euro, interessa la strada Panoramica, nel tratto davanti al camping Paradiso. Saranno eseguiti tre interventi di consolidamento al di sotto della Provinciale che ci aiuteranno a preservare anche la strada comunale che da Casteldimezzo porta al mare, dalla quale sarà anche rimosso il terreno derivato dalle frane». L’opera più complessa, per un importo lavori di circa 1,5 milioni di euro, partirà entro ottobre di quest’anno e riguarderà la falesia sotto il centro abitato che sarà messa in sicurezza con cordoli su pali e tiranti, rafforzamenti corticali con reti e piantumazione vegetale. «Ad oggi come Regione abbiamo già investito circa 350 mila euro (che si sommano agli 8,2 milioni di euro) per gli interventi urgenti di messa in sicurezza, di ripristino e per le indagini necessarie alla progettazione – aggiunge Biancani -. Per gli ulteriori 4,8 milioni di euro destinati a Fiorenzuola contiamo di concludere i progetti entro il 2019 e di realizzare i primi interventi nella primavera del 2020».

«Negli enti pubblici – conclude Biancani – spesso ci sono le risorse, ma non si riesce a spenderle. In questo caso la pubblica amministrazione, grazie al lavoro congiunto tra enti regionali, locali e il quartiere, è riuscita in meno di 24 mesi dall’incendio a reperire le risorse, a redigere il progetto esecutivo, ad attivare la procedura di gara e ad individuare i soggetti che realizzeranno i primi lavori. Dobbiamo ringraziare per questo anche i servizi tecnici della Regione Marche e del Genio civile di Pesaro. Il Parco del San Bartolo è una risorsa fondamentale, strategica dal punto di vista turistico e naturalistico, e i suoi due centri abitati rappresentano il cuore. Due borghi meravigliosi, tanto belli quanto fragili, perché costruiti sul ciglio di una scarpata verticale, di cui è giusto che la comunità si prenda carico mettendoli in sicurezza e garantendo, se vogliamo che non vengano abbandonati, anche la sicurezza di chi li abita».
Articolo pubblicato in: Pesaro, Pesaro-Società, Provincia, Provincia-Società, Società
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