di Redazione
2 giugno 2019
PESARO – Scegliendo la Repubblica 73 anni fa si gettarono le basi per la splendida costituzione che abbiamo. Al primo articolo i costituenti scrissero che “l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”. Così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, nel celebrare il 2 giugno.
“Ed è il lavoro che, anche in questo momento storico, deve essere il nostro assillo quotidiano perché sappiamo quanto lavoro è stato perso sappiamo quanto lavoro ancora manca – ha detto il primo cittadino – Perché il lavoro non è solo sussistenza, il lavoro è un elemento fondamentale della dignità dell’uomo. Questo fa la differenza, per questo l’impegno di tutti noi deve andare al tema del lavoro e delle nuove generazioni. La Repubblica, lo dico salutando i tanti colleghi che sono qua, è costituita dai Comuni, dalle Provincie, dalle regioni e dallo Stato. I Comuni sono un pilastro essenziale della Repubblica Italiana, non sono un potere subordinato, sono uno dei quattro pilastri che costituiscono la Repubblica italiana. Nel congratularmi con i colleghi che sono appena stati eletti voglio anche sottolineare la grande responsabilità che i comuni hanno nel reggere la Repubblica italiana. Ognuno di noi è un pezzo della Repubblica è nell’azione quotidiana ognuno di noi ha la responsabilità di mantenere e sviluppare la democrazia e la libertà. I quei giorni, in quegli anni si sognava un mondo migliore, ma anche un paese migliore, dentro una Europa diversa. Per secoli, i paesi europei si sono massacrati, e ogni volta che sono emersi nazionalismi, sovranismi hanno portato disgrazie ai popoli, soprattutto all’Italia, in tante guerre, penso solo alla prima e alla seconda guerra mondiale. Allora è evidente che in quel momento si sognava una Europa diversa. Una Europa innanzitutto di pace, capace di creare lo sviluppo e di essere competitiva nel mondo. Non c’è futuro per l’Italia fuori dall’Europa unita e competitiva nel mondo, l’Italia da sola non c’è la può fare è un paese più debole e insicuro. Per questo non dobbiamo mai smarrire la traccia che ci è stata data dalla guerra di liberazione, dalla scelta della Repubblica e dalla Costituzione che è quella della solidarietà e della uguaglianza. Non possono ritornare nel nostro Paese idee sconfitte dalla storia, che fanno prevalere una razza rispetto ad un’altra, una identità rispetto ad un’altra, l’Italia è e resterà un paese antirazzista, l’Italia è e resterà un Paese solidale. Per questo abbiamo una grande responsabilità, perché oggi noi abbiamo la fortuna e l’onore di rappresentare le istituzioni italiane che si fondano sul sangue di tanti italiani che scelsero la libertà, si fonda su quel 54 e passa per cento che scelsero la Repubblica che si fonda su di una Costituzione stupenda che però ancora nel nostro Paese non è completamente attuata. Per questo è importante continuare a festeggiare il 2 giugno come le altre date fondative della Repubblica e dello Stato italiano ed è per questo che ogni anno ci ritroviamo qua. Avendo in mente le nuove generazioni. Gli studenti e i giovani anche nella nostra città ci hanno dato una grande lezione. Ci hanno detto che le generazioni che in questo momento guidano, gli adulti, i politici, le istituzioni in generale non possono pensare esclusivamente alla loro generazione, ma devono pensare alle generazioni che verranno. E se pensano alle generazioni che verranno devono innanzitutto salvare il pianeta e far diventare la sfida ecologica e la sfida ambientale l’elemento centrale di ogni politica ed oltre al lavoro questa deve essere la nostra priorità”.
IL VIDEO DELL’INTERVENTO DEL SINDACO
Lascia una risposta