di Redazione
18 luglio 2019
GRADARA – Se il Maestro Andrea Del Verrocchio avesse mai potuto immaginare quante se ne sarebbero dette sul conto del suo incredibile e talentuoso pupillo, lo avrebbe prudentemente rispedito a Ser Piero Da Vinci persuadendolo caldamente di formarlo al paterno impiego: il notaio… “Suvvia – avrebbe esclamato Verrocchio – si puole guadagnare per benino… la firma del ragazzo l’è bella e importante, l’è intelligente oltre modo… Ser Piero o c’ha solo un vizio di forma il su’ figliuolo per il rogito: gli garba di scrivere al contrario…”. Leonardo Da Vinci non è solo un artista e un genio italiano indescrivibile, ha oltre a ciò la caratteristica di essere diventato, nei secoli, una specie di bersaglio “immobile” di baggianate. Il colpo di grazia gli è stato scoccato dal più importante (per tirature e per yacht…) scrittore statunitense del XXI secolo, che ha trasformato il Cenacolo vinciano in una specie di matrimonio complottista tra Nostro Signore Gesù Cristo e Maria di Magdala. Purtroppo dopo la cosiddetta “Sindrome di Dan Brown”, la storia, la fede e la teologia non sono più le stesse… perciò sono oggi in molti a credere che Tom Hanks e Ricky Cunningham siano avatar della Dama con l’ermellino in un altro eone. Pazienza. Comunque, tornando a Gradara, nell’appuntamento di giovedì 18 luglio, Giovanni Cantarini, Ariel Abramovich, Gabriele Russo e il laboratorio Voce Poetica predisporranno un ritratto sonoro pregevole e filologicamente impeccabile, attorno all’opera – per i suddetti motivi – più equivocata e discussa dell’artista: la Monna Lisa.
Passeggiando per Gradara, dopo aver mangiato e bevuto lautamente, con la complicità delle perfette atmosfere che solo l’estate può regalare, si cammina lungo tutto il Medioevo, minuto per minuto, selciato per selciato e, sabato 20 luglio, come “reminder” del biennale 1424: L’Assedio al Castello, l’edizione di Musicae Amoeni Loci 2019 in collaborazione con il Comune di Gradara e Gradara Innova, presenta un nuovo concept di Willem Peerik.
Diviso in quadri musicali, canti, danze, recite e proiezioni, lo spettacolo si articolerà in cinque “Tableau vivant” differenti: 1) La corte medievale, 2) La Chiesa dei Papi, 3) Trovatori e pellegrini, 4) La Chiesa mistica e 5) La vita popolana. Il pubblico, girando per le strade del borgo, sarà intrattenuto da musicisti, coristi, danzatori e gruppi di rievocazioni storiche che alterneranno (a ripetizione) i vari momenti scenici della durata di circa dieci minuti l’uno. La performance svelerà racconti, aneddoti, avvenimenti storici, luci e ombre del Medioevo, aspetti critici e controversi dell’epoca, così anche bagliori incredibili come la vita e le opere di San Francesco d’Assisi nel Laudario di Cortona e la musica celestiale di Santa Ildegarda di Bingen (1098 – 1179): modernissima monaca benedettina, musicista, medico, artista, mistica e veggente (proclamata Dottore della Chiesa da Benedetto XVI). La narrazione sarà a cura del M° Peerik, lo spettacolo di Sand Art e Video performing è affidato a Massimo Ottoni, le danze a cura del Gruppo “Guglielmo Ebreo da Pesaro”. Una collaudata collaborazione tra il Coro Jubilate di Candelara e il Coro San Giuseppe di Gradara creerà il giusto impatto vocale, mentre il Corpo di Guardia e la Corte Storica di Gradara saranno gli autisti di una macchina del tempo in Full HD, 5G e a Chilometri Zero.
Dal Codice da Vinci al Bignami del Medioevo. Doppio appuntamento a ritroso tra le meraviglie di Gradara: si parte con Leonardo, la musica della sua epoca e la sua enigmatica Gioconda. Si arriva ad un evento speciale con “quadri” musico-storico-socio-mistico-antropologici del Medioevo.
Giovedì 18 luglio, ore 21.15 _ Gradara, Cortile del Castello
IL SORRISO DELLA GIOCONDA
Il ritratto della musica in Leonardo da Vinci
Giovanni Cantarini: tenore e direzione
Ariel Abramovich: liuto
Gabriele Russo: lira da braccio, ribeca, viella
Laboratorio “Voce Poetica” del Liceo “Giulio Cesare – M. Valgimigli” di Rimini
Sabato 20 Luglio, ore 21.15 _ Gradara
MCDXXIV L’ASSEDIO AL CASTELLO
Una storia di Dame, Signori e Cavalieri, Papi, Frati e Pellegrini
Massimo Ottoni: live video performance
Ensemble Medievale del Festival
Coro Polifonico Jubilate di Candelara
Coro San Giuseppe di Gradara
Gruppo di danza storica Guglielmo Ebreo da Pesaro
Corpo di Guardia di Gradara
La Corte Storica di Gradara
di Simone Sciocchetti
GRADARA – Se il Maestro Andrea Del Verrocchio avesse mai potuto immaginare quante se ne sarebbero dette sul conto del suo incredibile e talentuoso pupillo, lo avrebbe prudentemente rispedito a Ser Piero Da Vinci persuadendolo caldamente di formarlo al paterno impiego: il notaio… “Suvvia – avrebbe esclamato Verrocchio – si puole guadagnare per benino… la firma del ragazzo l’è bella e importante, l’è intelligente oltre modo… Ser Piero o c’ha solo un vizio di forma il su’ figliuolo per il rogito: gli garba di scrivere al contrario…”. Leonardo Da Vinci non è solo un artista e un genio italiano indescrivibile, ha oltre a ciò la caratteristica di essere diventato, nei secoli, una specie di bersaglio “immobile” di baggianate. Il colpo di grazia gli è stato scoccato dal più importante (per tirature e per yacht…) scrittore statunitense del XXI secolo, che ha trasformato il Cenacolo vinciano in una specie di matrimonio complottista tra Nostro Signore Gesù Cristo e Maria di Magdala. Purtroppo dopo la cosiddetta “Sindrome di Dan Brown”, la storia, la fede e la teologia non sono più le stesse… perciò sono oggi in molti a credere che Tom Hanks e Ricky Cunningham siano avatar della Dama con l’ermellino in un altro eone. Pazienza. Comunque, tornando a Gradara, nell’appuntamento di giovedì 18 luglio, Giovanni Cantarini, Ariel Abramovich, Gabriele Russo e il laboratorio Voce Poetica predisporranno un ritratto sonoro pregevole e filologicamente impeccabile, attorno all’opera – per i suddetti motivi – più equivocata e discussa dell’artista: la Monna Lisa.
Passeggiando per Gradara, dopo aver mangiato e bevuto lautamente, con la complicità delle perfette atmosfere che solo l’estate può regalare, si cammina lungo tutto il Medioevo, minuto per minuto, selciato per selciato e, sabato 20 luglio, come “reminder” del biennale 1424: L’Assedio al Castello, l’edizione di Musicae Amoeni Loci 2019 in collaborazione con il Comune di Gradara e Gradara Innova, presenta un nuovo concept di Willem Peerik.
Diviso in quadri musicali, canti, danze, recite e proiezioni, lo spettacolo si articolerà in cinque “Tableau vivant” differenti: 1) La corte medievale, 2) La Chiesa dei Papi, 3) Trovatori e pellegrini, 4) La Chiesa mistica e 5) La vita popolana. Il pubblico, girando per le strade del borgo, sarà intrattenuto da musicisti, coristi, danzatori e gruppi di rievocazioni storiche che alterneranno (a ripetizione) i vari momenti scenici della durata di circa dieci minuti l’uno. La performance svelerà racconti, aneddoti, avvenimenti storici, luci e ombre del Medioevo, aspetti critici e controversi dell’epoca, così anche bagliori incredibili come la vita e le opere di San Francesco d’Assisi nel Laudario di Cortona e la musica celestiale di Santa Ildegarda di Bingen (1098 – 1179): modernissima monaca benedettina, musicista, medico, artista, mistica e veggente (proclamata Dottore della Chiesa da Benedetto XVI). La narrazione sarà a cura del M° Peerik, lo spettacolo di Sand Art e Video performing è affidato a Massimo Ottoni, le danze a cura del Gruppo “Guglielmo Ebreo da Pesaro”. Una collaudata collaborazione tra il Coro Jubilate di Candelara e il Coro San Giuseppe di Gradara creerà il giusto impatto vocale, mentre il Corpo di Guardia e la Corte Storica di Gradara saranno gli autisti di una macchina del tempo in Full HD, 5G e a Chilometri Zero.
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