Treni pendolari, Biancani: «Garantita la validità della Carta Tutto Treno anche sui Frecciargento fino al 31 dicembre»

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31 luglio 2019

Andrea Biancani

Andrea Biancani

PESARO – «I titolari marchigiani della Carta Tutto Treno potranno accedere anche ai nuovi treni Frecciargento fino al 31 dicembre 2019». Lo comunica il presidente della commissione ambiente e trasporti Andrea Biancani (Pd), firmatario di una interrogazione, discussa nella seduta del Consiglio regionale, che chiedeva tutele per gli abbonati e i pendolari, dopo la soppressione di alcuni treni. La Carta è un titolo di viaggio, attivo in altre 8 regioni, che Trenitalia rilascia abbinato all’abbonamento per i treni regionali, ma che consente di viaggiare anche sui treni a lunga percorrenza Frecciabianca e Intercity. La sostituzione di alcuni treni Frecciabianca con treni Frecciargento, 6 per l’esattezza fino ad oggi dopo l’entrata in vigore dell’orario estivo lo scorso 9 giugno, ha causato disagi ai pendolari, preoccupati per la validità della Carta e per la notizia di ulteriori sostituzioni che Trenitalia sembrerebbe intenzionata a fare nei prossimi mesi, sebbene non ci siano comunicazioni ufficiali a riguardo. «L’Assessore ai trasporti Sciapichetti, che ringrazio per essersi subito attivato – prosegue Biancani – venerdì prossimo (2 agosto) prenderà parte alla riunione tra Trenitalia e i rappresentanti di tutte le regioni dove è attiva la Carta Tutto Treno. Questo darà più forza alla richiesta di aggiornare la convenzione e garantirà lo stesso trattamento in tutte le otto regioni, evitando singoli accordi. La Regione Marche da anni incentiva l’utilizzo dei mezzi pubblici attraverso agevolazioni tariffarie e la Carta Tutto Treno Marche, cofinanziata nel triennio 2017-2019 con 1,5 milioni di euro, è utilizzata da centinaia di pendolari che viaggiano lungo la costa o anche fuori regione per recarsi sul posto di lavoro. Mi auguro che, nonostante Trenitalia su questa tipologia di treni non sia tenuta a condividere le scelte e non usufruisca di finanziamenti pubblici, si riesca a trovare una soluzione che tuteli i pendolari, come è avvenuto finora».

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