28 agosto 2019
BORGO PACE – Prima sgambata per la nuova Carpegna Prosciutto Basket Pesaro, che stasera lascerà il suo ritiro di Borgo Pace, per scendere a Senigallia, dove alle 20.45 sarà impegnata contro la GoldenGas, formazione militante in serie B. Sarà la classica partita semi ufficiale, con il punteggio che sarà azzerato dopo ogni quarto, ed è giusto ricordare che sono passati appena dieci giorni dall’inizio del raduno, con la prima settimana passata in Carpegna, tra preparazione atletica e primi contatti col pallone, e questi primi tre giorni a Borgo Pace, dove si è cominciato a fare sul serio, con qualche accenno di schemi e di difesa, ma non aspettiamoci troppo, anche se la curiosità di vedere all’opera la nuova Vuelle è tanta.
All’appello manca ancora il pivot titolare, e chiunque arriverà, salterà completamente la preparazione, ma dopo la vicenda Blair, la società ha preso tempo, cercando di mettere sotto contratto il meglio disponibile, con le risorse attuali, che è giusto ricordare non sono tantissime, perché per Blair era stato fatto un sacrificio, visto il suo curriculum, mentre per il suo sostituto si è tornati indietro, ad un contratto sotto le sei cifre, e questo ha fatto depennare dalla lista di Stefano Cioppi, parecchi nomi importanti, anche se ne sono rimasti di interessanti, l’intenzione è di prendere un centro a gettone per il mese di settembre, e si attende una risposta da Riccardo Cervi, attualmente free agent, dopo aver passato l’estate a rimettere in sesto le ginocchia, con cure ad hoc, che potrebbero aver risolto un problema che il centro reggiano si porta dietro da parecchio tempo, a Pesaro troverebbe l’amico Mussini e sarebbe l‘occasione giusta per mettersi in mostra e magari trovare un contratto più remunerativo da ottobre in avanti, in via Bertozzini aspettano una risposta entro il weekend, altrimenti si virerà su un lungo comunitario, sempre a gettone, un giocatore in grado di dare una mano durante gli allenamenti e nelle amichevoli.
Senigallia è ormai da qualche anno una succursale della Vuelle, dove trovano spazio giovani del vivaio, pesaresi di vecchia data e ragazzi appena usciti dalle giovanili biancorosse, alla loro prima esperienza professionistica, e pesarese è anche coach Foglietti, espertissimo delle minors, che punta sul 38enne Pierantoni, sul 36enne Paparella e sul 35enne Giacomo Gurini, per fare da guida ad un gruppo dove spiccano le presenze di Edoardo Moretti, Matteo Caroli e Antonio Valentini.
Senza il suo pivot titolare, la Vuelle chiederà uno sforzo in più a Lorenzo Totè, che si sta allenando bene, ma avrebbe bisogno di uno sparring partner più esperto rispetto al 18enne Beniamino Basso, che sarà utilizzato da coach Perego anche a Senigallia, con la curiosità di vedere all’opera anche gli altri ragazzi del vivaio, che in questa fase della stagione troveranno spazio, anche se tutti gli occhi saranno rivolti verso i titolari, dalla coppia di registi composta da Pusica e Mussini, alle guardie Barford e Miaschi, con Eboua e Drell che dovranno scoprire la loro vera posizione sul parquet, mentre Zach Thomas e Zanotti verranno utilizzati spesso anche da numero cinque, visto che dall’altra parte non troveranno pivot da serie A.
Più che una vittoria – comunque necessaria – o il punteggio finale, ci si focalizzerà sul gruppo, sull’affiatamento e sulla chimica di squadra, che dopo dieci giorni non potrà essere al 100%, ma neanche prossima allo zero, perché non vogliamo più vedere la Vuelle versione 2018-19, quella che già dall’estate, sembrava scollegata e mai in sintonia, la Carpegna Prosciutto di coach Perego dovrà avere come primo obiettivo, quello di creare un gruppo solido, senza primedonne, con le gerarchie interne che dovranno scaturire dall’impegno profuso sul parquet, infischiandosene di quello che hanno fatto i singoli giocatori prima del 15 agosto 2019, e anche la scelta di nominare il capitano, senza affidarsi all’anzianità, ci sembra un segnale positivo.
Prendiamo in prestito lo slogan della campagna abbonamenti dell’Armani Milano “We, not me”, noi, non io, perché, anche se il divario tecnico tra i due roster è enorme, il basket rimane sempre uno sport di squadra, dove con gli individualismi fini a se stessi, non vai tanto avanti, e dove serve, per prima cosa, un gruppo di ragazzi unito e disposto al sacrificio, poi serve anche che sappiano giocare a pallacanestro, ma su questo aspetto, la Carpegna Prosciutto non dovrebbe essere messa malissimo.
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