La tragedia di Gianluca Del Monte: i funerali venerdì (ore 15,30) in Duomo; giovedì il rosario

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28 agosto 2019

PESARO – Sgomento e dolore per la tragica morte di Gianluca Del Monte, ex giocatore della Scavolini Basket, vittima di un incidente stradale accaduto martedì pomeriggio lungo la provinciale Fogliense, in territorio del Comune di Sassocorvaro (rileggi qui precedente articolo Pu24).

Ed è nell’obitorio feltresco che è stato trasportato il corpo di Del Monte. Al figlio Filippo, avvocato, il doloroso compito del rito di riconoscimento. Poi la magistratura ha concesso l’autorizzazione al funerale, in programma venerdì, alle ore 15,30, in Duomo, dove giovedì, alle 18, sarà recitato il rosario.

Gianluca Del Monte in casacca Scavolini

Gianluca Del Monte in casacca Scavolini

Gianluca, nato il 3 marzo 1958, era entrato in prima squadra, la MaxMobili, nella stagione 1974/75, a soli 16 anni. L’anno dopo iniziava l’era Scavolini e lui era uno dei cinque pesaresi. Gli altri? Paolo Gurini, Franco Cinciarini, Maurizio Sarti e Giovanni Diana. Nel 1977/78, era fra i ragazzi allenati da Marco Marchionetti che riportarono la Vuelle in serie A1: i due stranieri erano Tom Scheffler e Jim Thomas. In casa di quest’ultimo, in zona mare, fu trovato morto Steve Mitchell. Quando la società pesarese ingaggiò Domenico Zampolini (81/82), girò a Rimini Roberto Terenzi, Mauro Procaccini e, appunto, Del Monte. Era la stagione della prima finale scudetto persa contro Milano, con Skansi sulla panchina pesarese e Peterson su quella meneghina.

A proposito di Skansi: quando anni prima (79/80) ritornò a Pesaro, dove aveva giocato, voluto dal presidente Palazzetti per sostituire Carlo Rinaldi, ma in panchina ci andava Giorgio Secondini, l’allenatore croato incontrò la squadra e, come tanti suoi colleghi di scuola slava, volle motivare i giocatori. Disse più o meno: “Quando la nave affonda, i marinai restano a bordo”. Gianluca sorrise, poco abituato a queste frasi. Un compagno lo riprese: “Occhio, che questo ti dà un calcione nel sedere…”.Beh, con Pero il rischio c’era tutto.

Dopo l’esperienza riminese, Del Monte tornò a Pesaro, in tempo per fare parte della squadra che vinse la Coppa delle Coppe, ma anche di quella che conquistò il primo trofeo nazionale, la Coppa Italia 1984/85; in panchina Giancarlo Sacco.

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