ROF, “cambiale” di successo in teatro e in piazza. E Pizzolato si fa applaudire come Giovanna d’Arco

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9 agosto 2020

PESARO – Alla fine della serata, lasciando l’arena di Piazza del Popolo dopo 5 e  più minuti di applausi a tutto il cast deLa cambiale di matrimonio, abbiamo avuto conferma che trasmettere in diretta l’opera che ha inaugurato il 41° ROF è stata una scelta indovinata. Inizialmente, come mostra la  foto della webcam Pesaro, sembrava il contrario. Tanti, troppi spazi vuoti, che però, compatibilmente con il distanziamento imposto dalle norme contro il Covid-19, si sono gradualmente riempiti, anche perché noi italiani non abbiamo il pregio della puntualità.
In verità, quando il maestro Dmitry Korchak ha dato il via all’esecuzione della cantata Giovanna d’Arco, che ha proposto Marianna Pizzolato, assente invece giovedì, nella prova generale, era davvero lieve il ritardo sulle fatidiche ore 20,30 in programma, anche per l’obbligatorietà di non provocare ritardi alla diretta su Radio Tre.
Certo, la luce del giorno non ha agevolato la visione nel grande schermo della piazza, ma la cantante palermitana ha saputo conquistare il pubblico, soprattutto quello in teatro, perché la risposta dell’arena è stata abbastanza timida.
Intensi, invece, gli applausi all’ouverture della Cambiale., che ha confermato la bravura del direttore Dmitry Korchak e dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini.  E ancora più consistenti, sia in teatro sia in piazza, quelli riservati a Carlo Lepore (Tobia Mill) che canta Chi mai trova il dritto, il fondo a contesto mappamondo?
In verità, sono tanti gli applausi per tutti i protagonisti, da Davide Giusti (Edoardo Milfort), che pure una volta resta fuori dalla casa che viene chiusa e alla fine scivola e cade, ma non nella voce, calda e precisa, a Iurii Samoilov, una straordinaria presenza scenica e una voce possente che rende merito a Slook, prima commerciante in cerca di moglie, poi uomo dal cuore d’oro. Giuliana Gianfaldoni interpreta con grande autorevolezza Vorrei spiegarvi il giubilo, Aria di Fannì, che non è certo compito facile, tanto meno agevole, ma lei è  praticamente perfetta.
Grandi apprezzamenti anche per gli altri protagonisti – Martiniana Antonie e Pablo Gálvez – e tutta l’opera, con, appunto, gli oltre 5 minuti finali, quando il pubblico della Piazza ha aggiunto i suoi a quelli del Teatro Rossini. Premiata anche la regia di Laurence Dale.

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