di Redazione
10 febbraio 2023
PESARO – Pesaro ha onorato il Giorno del Ricordo, che ricorre oggi venerdì 10 febbraio, con le iniziative promosse dalla Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con la Prefettura di Pesaro e Urbino, l’Ufficio Scolastico provinciale di Pesaro e Urbino e la Società Pesarese Studi Storici.
«Il Giorno del Ricordo – ha detto Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale – ci offre l’opportunità di riflettere sulla tragedia delle foibe, sull’esodo degli istriani, fiumani e dalmati, e comprendere come questi eventi abbiano influito sulla vita delle persone e sulle comunità. È un’occasione per ricordare l’importanza dell’accoglienza e della solidarietà verso chi è costretto a lasciare la propria terra a causa di guerre, persecuzioni o condizioni di vita insostenibili». Come quella messa in atto da Pesaro, che ha accolto gli esuli giuliano-dalmati dopo la Seconda Guerra Mondiale. «Profughi che hanno trovato rifugio e sostegno in una comunità calorosa e solidale – ha sottolineato Perugini -, che li ha aiutati a integrarsi e a ricostruire la loro vita». Quella della città, ha aggiunto, «È una tradizione di inclusione e coesione che deve continuare a essere coltivata e rafforzata, anche quando le sfide, le difficoltà e la frustrazione degli avvenimenti ci porterebbero a chiuderci, dividerci, scontrarci. Vogliamo, come comunità, rimanere un faro di speranza per coloro che cercano protezione». Il Giorno del Ricordo, per il presidente del Consiglio comunale, « È anche un invito a ricordare la tragedia della fuga dalla morte e dalla disperazione, ma anche a riscoprire, nella memoria condivisa della nostra comunità, la forza e il coraggio di chi è stato pronto a tendere una mano e aprire le porte, per testimoniare i valori di pace, armonia e solidarietà che appartengono alla città» ha concluso Perugini.
«Una pagina di storia importante, che a causa di scontri ideologici per anni è stata raramente raccontata – ha ricordato il sindaco Matteo Ricci, durante le celebrazioni di questa mattina in Prefettura -. I fatti storici sono chiari: in un territorio di confine è avvenuto un vero e proprio sterminio etnico creato e portato avanti dalle truppe titine, comuniste e nazionaliste slave, nei confronti degli italiani accusati di essere responsabili dei crimini fascisti. Fu una vera e propria “pulizia” etnica e linguistica, che causò la morte tremenda per intere famiglie intere».
Oggi Pesaro ricorda, come tanti anni fa Pesaro ha «accolto e abbracciato i tanti esuli che sono scappati, e che hanno trovato rifugio nella nostra città grazie all’opera di Padre Damiani».
Poi conclude: «Ricordare è importante. Oggi ci sono nuovi confini dove si combatte e nuovi popoli che subiscono l’effetto del nazionalismo estremo e delle atrocità della guerra. In questa giornata il pensiero va alla comunità giuliano dalmata, agli italiani morti nelle foibe e alle loro famiglie. Ma anche alla popolazione ucraina che sta subendo le atrocità della guerra. Speriamo che, ad un anno dall’inizio del conflitto, possa finalmente riemergere speranza e pace».
Le celebrazioni del Giorno del Ricordo sono iniziate a Trebbiantico, con la deposizione della corona commemorativa al cippo del Parco degli esuli giuliano-dalmati a cui hanno partecipato la Prefetto di Pesaro e Urbino Emanuela Saveria Greco, il presidente Perugini, l’assessora alla Crescita e alla Gentilezza Camilla Murgia, i consiglieri comunali e i rappresentanti della comunità giuliano-dalmata, tra cui Marialena Tamino e Bruno Sirotti, che hanno letto la Preghiera per le vittime delle foibe.
Le celebrazioni si sono poi spostate nel Salone Metaurense della Prefettura che ha accolto il Consiglio comunale dedicato al Giorno del Ricordo che ha previsto gli interventi del Prefetto, del sindaco, del presidente del Consiglio comunale e di Marialena Tamino, della comunità giuliano-dalmata di Pesaro. Sono seguiti i contributi musicale del Conservatorio di Musica G. Rossini e l’intervento di Riccardo Paolo Uguccioni. Ilpresidente della Società Pesarese Studi Storici ha presentato il lavoro di ricerca svolto sulla storia della comunità giuliano-dalmata, per passare poi la parola alla Lectio di Pierluigi Cuccitto, storico, che ha restituito il progetto di ricerca e indagine, promosso dalla Presidenza del Consiglio comunale, sui profughi giuliano-dalmati a Pesaro e dintorni, nel secondo dopoguerra. A concludere la mattinata, sono stati i contributi delle scuole secondarie di Pesaro.
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