Danze popolari, a S.Angelo in Vado festival internazionale

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23 aprile 2013

Da sinistra Valeria Beccati, Learco Bastianelli, Ubaldo Pompei e Deanna Spezi

Da sinistra Valeria Beccati, Learco Bastianelli, Ubaldo Pompei e Deanna Spezi

SANT’ANGELO IN VADO – Una grande manifestazione basata sul valore delle diversità. Il 30 aprile e il primo maggio a Sant’Angelo in Vado andrà in onda il quinto Festival internazionale delle danze popolari. Una due giorni dal grande valore culturale e sociale, realizzato dalla locale amministrazione comunale col contributo fattivo della Confartigianato Pesaro e Urbino.

“Siamo felicissimi di appoggiare questa manifestazione giunta alla quinta edizione – ha detto stamane in conferenza stampa riferendosi agli organizzatori Learco Bastianelli, il presidente provinciale dell’associazione di categoria – Siamo con voi perché questo festival incarna alla perfezione lo spirito popolare degli artigiani, che nel loro mestiere sono dei veri e propri artisti”.

Dopo Bastianelli, che ha anche lodato la bellezza paesaggistica del nostro entroterra, unica nel suo genere, parola a Ubaldo Pompei, assessore alla cultura del Comune di Sant’Angelo in Vado: “Grazie a chi ha reso possibile questa manifestazione, a cominciare da Deanna Spezi, che è l’ideatrice, passando per Paolo Pazzaglia, Antonio Ferri, Valeria Beccatti di Confartigianato ed Elmo De Angelis di Training 2000. Tutto è cominciato intercettando un’iniziativa europea che appoggia le nuove attività per due anni. Il programma del Festival internazionale delle danze popolari di ques’anno è vasto ed ambizioso, avendo anche l’onore di abbinare una causa nobile come Telethon”.

Dal 28 aprile, infatti, per il paese ci saranno banchetti pronti a raccogliere offerte per la maratona della solidarietà a sostegno della ricerca sulle malattie genetiche. Il tutto all’interno di una manifestazione che unisce gli interessi dell’artigianato alle tradizioni di India, Indonesia, Romani, Nigeria e Turchia, Paesi con cui si sono messi in atto veri e propri scambi culturali.

Deanna Spezi, l’insegnante che cinque anni fa ha dato inizio al tutto dopo un colloquio col sindaco, ha spiegato con grande trasporto il senso del tutto: “Ho fondato Vadesella, un gruppo folcloristico, con cui siamo andati all’estero. Il progetto ha avuto un salto di qualità grazie alla Confartigianato. Poi da quest’anno c’è anche un contributo del Consiglio regionale delle Marche, grazie al presidente Solazzi che ringrazio”.

Diversi i gruppi di danzatori di tutte le età che si alterneranno per le vie di Sant’Angelo in Vado, in un’esaltazione delle diversità che fa rima con identità da condividere. “Dalla crisi si esce con l’ingegno dei nostri artigiani – ha aggiunto la Spezi – con la lezione del passato e passando per il presente. Nella danza non serve la parola, ma è un modo di comunicare che investe la grazia, la flessibilità, implicando il piacere di darsi”.

Ecco l’appello di Valeria Beccatti di Confartigianato: “Invito le famiglie a passare un bellissimo primo maggio a Sant’Angelo in Vado, a stare all’aria aperta circondati da un clima particolare. Ci saranno spettacoli nei vari angoli del centro del paese dove gioire del corpo che si muove con la danza”.

Per chi non potesse partecipare al Festival internazionale delle danze popolari nella giornata del 30 maggio c’è la diretta radiofonica di radio Prima rete (94.3, 98.5 e 101.3). L’appuntamento è dalle 18.30 alle 19.30.

Per info si visiti il sito del Comune di Sant’Angelo in Vado www.comunesantangeloinvado.it. Per il programma si ingrandisca l’immagine qui sotto:

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