di Davide Perugini

20 giugno 2019

PESARO – I soldi muovono il mondo, e nel suo piccolo, muovono anche il mercato della “povera” Vuelle. Sarebbe bello infatti, se, in fase di trattativa, il buon Cioppi potesse rispondere: “Per i soldi non c’è problema, ditemi una cifra e troviamo l’accordo, quello che ci interessa è la continuità del progetto”, parole che in questi sette anni, non ha mai potuto pronunciare, sia perché di soldi ne abbiamo sempre avuti pochini, sia perché anche a progetto e continuità non siamo messi benissimo.

Mancano dieci giorni alla fine di giugno ed entro quella data, si risolveranno molte cose sul fronte degli italiani, perché i vari rinnovi ed escape, si dovranno concretizzare entro il 30, fattore che marginalmente interessa anche la Vuelle, non perché ha giocatori sotto contratto – gli unici infatti sono Serpilli e i prestito di Luca Conti – ma perché, la solita mancanza di soldi, non gli permette di forzare la mano più di tanto e deve aspettare le decisioni altrui.

Le sicurezze, al momento attuale, sono due: la prima è che il presidente Costa è intenzionato a tornare alla formula del 5+5, la seconda è che questa formula, verrà adottata per puntare ad uno dei primi tre posti nella classifica dell’utilizzo degli italiani, per incassare una cifra variabile tra i cento e duecentomila euro, ma per riuscirci, si sta provando a firmare un italiano da quintetto, e l’identikit porta dritto a Peppe Poeta, a cui è stata inviata una proposta biennale, con ingaggio a sei cifre, dato che a Torino percepiva 130.000 euro annui, ma non c’è solo Pesaro dietro al 34enne play di Battipaglia, e qui torna in auge la fatidica data del 30 giugno, entro la quale Moraschini farà sapere se sarà intenzionato a rimanere a Brindisi, o cercare un posto tra le big del campionato, e a quel punto l’Happy Casa virerebbe proprio su Poeta, al quale affiderebbe il posto vacante di play titolare, ma alla finestra c’è anche Reggio Emilia, sulla cui panchina siederà quel Maurizio Buscaglia, che ha allenato Poeta nella sua stagione a Trento, e in Emilia sono anni che il ruolo di regista titolare viene affidato ad un italiano. Come si risolverebbe la cosa? Offrendo qualche migliaio di euro in più della concorrenza, ma qui torniamo al problema iniziale, e giusto per la cronaca, è bene ricordare che 12 mesi fa, l’obiettivo Moraschini fallì per una differenza di 10.000 euro.

Entro il 30 giugno, scatterà anche l’escape per Mirza Alibegovic, che ha facoltà di uscire dal contratto con Tortona, in caso di approdo nella massima serie, ma dietro al figlio di Teo, non c’è solo Pesaro, ma anche la solita Reggio Emilia, ed anche in questo caso, saranno i soldi a fare la differenza, non potendo, nessuna delle due squadre, garantirgli un posto in quintetto.

Più facile arrivare al 19enne Paul Eboua, talento camerunense di scuola italiana, che nel 2020 potrebbe essere scelto al primo giro dalla Nba, e che ha bisogno di una vetrina più importante rispetto a quella di Roseto in serie A2, il ragazzo è di proprietà della Stella Azzurra Roma, che non ha nessuna intenzione di venderlo, e arriverebbe a Pesaro come prestito annuale, operazione abbordabile per le casse della Vuelle.

L’eventuale arrivo di Poeta, porterebbe in dote una coppia di stranieri nel ruolo di centro, e con l’ala grande titolare in ogni caso straniera, ci sarebbe spazio sotto canestro per un solo italiano, che potrebbe essere ancora Simone Zanotti, che però, per il solito discorso di soldi, potrebbe finire ad Avellino o Pistoia, ed allora si punterebbe su Leonardo Totè, 22enne di 209 cm, che a Jesi si è ben distinto nella stagione scorsa, altrimenti si dovrà cercare un altro lungo italiano, che potrebbe essere un altro Alibegovic, Amar, fratello di Mirza, in uscita dalla Virtus Roma, su cui punta però anche Pistoia.

Se dovesse arrivare Poeta, dovrebbe rimanere anche Diego Monaldi, a coprirgli le spalle, altrimenti si virerebbe su Federico Miaschi, classe 2000, controllato da Venezia, che nella scorsa stagione è stato compagno di Rotnei Clarke a Trapani, più guardia che play, eccellente tiratore e pronto a fare il grande salto in serie A.

Concludendo il discorso sugli italiani, perché di stranieri se ne parlerà da luglio, la Vuelle sul piatto ha messo circa 250.000 mila euro, e la metà andrebbe nelle tasche di Poeta, mentre la rimanenza sarebbe spalmata sui restanti quattro, di cui due saranno giovani sotto i 20 anni o giù di lì, mentre gli altri due arriveranno dalla serie A2, perché i costi per arrivare ad un giocatore di serie A ,non sono sostenibili attualmente dalla Vuelle, che comunque, in caso non arrivi Poeta, farebbe scattare il piano B, confermando Zanotti e Monaldi, perché avrebbe qualche soldino in più da offrirgli, e mettendosi alla ricerca di un’ala piccola in grado di giocare in quintetto, con Milano che pagherà la clausola di 50,000 euro per uscire dal contratto con Simone Fontecchio, e poi sarà Ettore Messina a decidere se offrirgli un posto tra i sei disponibili, o lasciarlo libero di accasarsi altrove, ma nella decisione, avrà il suo peso anche la sentenza sul caso Christian Burns, che potrebbe essere squalificato per doping per tre mesi, e allora il pivot rimarrebbe all’Armani, ma rischia anche una condanna a nove mesi, e allora il matrimonio tra Fontecchio e Pesaro non si consumerebbe per l’ennesima volta.

Complicato? Sicuramente, ma pensate che noia se Pesaro fosse ricca e potesse comprare tutti e subito, il mercato estivo finirebbe in 10 giorni, e fino a settembre non sapremmo di cosa parlare sotto l’ombrellone, così invece, ogni giorno scatta la ricerca per conoscere le caratteristiche del nuovo nome abbinato alla Vuelle, volete mettere la soddisfazione?

 

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