31 marzo 2020
PESARO – Santo Rossi, friulano di nascita ma pesarese per scelta visto che viveva qui, a Montegranaro, da più di 50 anni, che aveva compiuto 80 anni lo scorso 7 marzo, se ne è andato come tanti altri ucciso – anche – dal Coronavirus. Per il mondo del basket, ma in generale dello sport e della scuola, sono altre lacrime.
Lacrime di dolore per il decesso del “gigante buono”, ma non chiedete conferma a Pippi Moscatelli che nei primi anni Ottanta, in un torneo tra emittenti pesaresi, fu centrato al volto da una gomitata spigolosissima dell’ex pivot della Victoria Libertas.
Santo era di una bontà unica, con il suo parlare lento, cadenzato, da vero furlan, come la sua andatura, con la voce tenebrosa che poteva incutere timore in chi non lo conosceva. Oggi che un “arbitro maledetto” gli ha sanzionato il quinto fallo, siamo in tanti a ricordarlo per la generosità, magari anche per le arrabbiature con gli arbitri che gli fischiavano infrazione di passi, sicuramente per la riservatezza e la gentilezza.
Dopo avere indossato le maglie di Virtus Bologna, giocando nella Knorr di Dado Lombardi, Goriziana e Fulgor Forlì, era arrivato a Pesaro nel 1969, quando l’allora Frizz Pelmo era allenata da quel gentiluomo di Boris Sinković. Con lui, in squadra, capitan Paparà Paolini, Bertini, Bogad, Cinciarini, Fattori, Ferello, Gatti, Gurini, e l’altro Rossi, Paolo. Cinque stagioni pesaresi, fino alla stagione 1973/74 in maglia Max Mobili, allenato di nuovo da Sinković. Aveva giocato anche con Pero Skansi.
Da giocatore, ha avuto anche l’onore di indossare la maglia azzurra (17 presenze e 11 punti realizzati, disputando i Campionati Europei 1963, a Wrocław (Breslavia), in Polonia, e vincendo la medaglia d’oro nei Giochi del Mediterraneo di Napoli.
Quindi la scelta di fermarsi a Pesaro, con la famiglia, insegnando Educazione Fisica e allenando. Una passione infinita per la pallacanestro trasmessa ai figli Francesca, una delle migliori giocatrici italiane di sempre, Giulio e Amalia. Fra l’altro, ha allenato il Giaguaro, la squadra pesarese di basket in carrozzina.
Mandi, Santo
Una persona unica. Un esempio in campo e nella vita…
Ciao Santo
Mi piacerebbe avere l’indirizzo di uno dei suo più
stretti familiari.