26 marzo 2015
Da Pesaro agli studi delle Invasioni Barbariche de La 7. Luca Zingaretti, ospite di Daria Bignardi all’ultima puntata dello storico show, ha parlato del film girato a Pesaro, recitato in “lingua” pesarese e presentato l’altro giorno in anteprima allo Sperimentale insieme al regista Pontecorvo e alla collega Carolina Crescentini. “Il pesarese per noi attori è difficilissimo, perché rappresenta un dialetto di confine: sembra romagnolo ma non lo è. Abbiamo studiato e ci siamo preparati” ha spiegato l’attore romano noto, al pubblico televisivo, per il “siciliano” Montalbano.
Ma da Montalbano sono a Bsares a ‘so… il passo è lungo. Così Daria Bignardi l’ha obbligato a un piccolo esame di italiano-pesarese-italiano, dandogli delle frasi da tradurre. Risultato: molto male, visto che Zingaretti in pratica ha solo ripetuto le frasi dando una piccola intonazione alla Valentino Rossi. Si è salvato in corner con la battuta che nel film “Tempo Instabile con probabili schiarite” ha ripetuto più volte: “Tzi propi un cojon”. Bocciato no, rimandato sì. Del resto Zingaretti, che tra qualche mese curerà a Pesaro un appuntamento dedicato al cinema, avrà modo e tempo per affinare il nostro dialetto….
Co’ s’ha da fé per campé!