18 luglio 2021
PESARO – Si parla portoghese, o meglio brasiliano, in casa Vuelle, visto che in attesa dell’annuncio di Leo Demetrio, la Carpegna Prosciutto ha messo sotto contratto Caio de Souza Pacheco, ‘play 22enne che coach Petrovic conosce bene, avendolo allenato nella nazionale carioca, dove è stato uno degli ultimi tagli prima del preolimpico, e in quel lasso di tempo ha avuto sicuramente modo di apprezzarne tutte le qualità.
Che tipo di giocatore è Caio Pacheco?
Se dovesse giocare con uno sponsor personale, potrebbe contattare la Duracell, perché, come quel pupazzetto della pubblicità, non sta mai fermo sul parquet, un trottolino che, con la palla in mano, sa fare tante cose su un campo da basket, magari nessuna benissimo, perché, a 22 anni, se non sei un campione, qualcosina da imparare ancora c’è l’hai, ma da quello che ci ha fatto vedere finora, ci sono buone possibilità che possa diventare un giocatore importante, sia per la sua nazionale, che per la Carpegna Prosciutto.
Nel campionato argentino, dove ha giocato la scorsa stagione con la maglia del Bahia, ha ottenuto medie più che dignitose, ma le statistiche non sempre dicono tutto, anche se un paio di numeri ve li vogliamo segnalare: sui 14 tiri presi a partita, che già sono parecchi, meno della metà sono arrivati oltre la linea dei 6.75, mentre otto sono arrivati nelle vicinanze del ferro, grazie ad entrate funamboliche, sia di destro, la sua mano forte, che di sinistro, dove sfrutta al meglio i suoi 190 cm per incunearsi nelle difese avversarie.
Altra statistiche da segnalare, sono gli oltre cinque assist a partita, anche se poi ogni paese li assegna a modo suo, ma quando attacca il ferro, si aprono gli spazi per servire i lunghi, o i tagli sulla linea di fondo, assist che preferiamo agli scarichi sul perimetro per i tiratori, che, nel basket moderno vengono sempre conteggiati, ma che ormai quasi tutti sono in grado di eseguire, più complicato invece servire gli assist “antichi”, quelli che mandano direttamente a canestro i compagni nelle vicinanze del ferro
Tornando alle triple, non è il classico tiratore puro, preferendo costruirsi il tiro dal palleggio, o fermandosi in contropiede sull’arco, anche se, quando corre, preferisce arrivare dall’altra parte il più in fretta possibile, spingendo sempre sull’acceleratore, anche quando magari ci sarebbe da ragionare, e qualche palla persa ce la dobbiamo aspettare, così come non ci sembra un grossissimo difensore, ma ormai abbiamo capito che Petrovic sta allestendo una Vuelle offensiva e veloce, che sappia comandare il gioco, senza lasciarsi intimidire dagli avversari.
Probabilmente, il suo cambio non sarà un altro under 25, ma un regista più esperto, e i due nomi in ballo rimangono quelli di Luca Vitali e di Andrea Cinciarini, a cui sembra sia stato offerto un triennale, per spalmare lo stipendio che percepirebbe restando a Milano, e per dargli l’occasione di chiudere la carriera nella sua città d’origine, in un reparto esterni in cui Petrovic chiederà a Tambone di fare anche il play, e dove Sanford dovrà garantire punti e continuità.
Più complicata la ricerca dei due centri di ruolo, dove dalla panchina potrebbe partire Gora Camara, lungo senegalese di 214 cm, con cittadinanza sportiva italiana, di proprietà della Virtus Bologna, che gli sta cercando un posto in serie A per farlo maturare definitivamente, dopo aver disputato una discreta stagione a Casale Monferrato in serie A2, mentre come titolare si stanno vagliando un paio di ipotesi: la prima riguarda un centro già visto in Italia, che nella scorsa stagione si è distinto anche in campo europeo, ma a livello economico si tratterebbe di un acquisto parecchio oneroso, la seconda, di uno straniero con passaporto Bosman, cresciuto cestisticamente negli States, che a Pesaro avrebbe la sua prima vera stagione d’alto livello, ne sapremo di più in settimana.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 2021-22
TITOLARI PANCHINA
PLAYMAKER PACHECO XXXXXXX
GUARDIA SANFORD TAMBONE
ALA PICCOLA DRELL DELFINO
ALA GRANDE XXXXX ZANOTTI
CENTRO XXXXXX XXXXXXX
COACH AZA PETROVIC
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