Dalla tradizione al caso Robinson fino alle sorprendenti dimissioni di Repesa: domenica un “pepato” Fortitudo-Vuelle

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8 ottobre 2021

PESARO – Le partite contro la Fortitudo sono quelle più attese fin dall’uscita del nuovo calendario, una rivalità antica, inasprita negli ultimi mesi dal famoso “caso Robinson”, con i bolognesi che hanno speso un sacco di soldi in avvocati, per rimanere con niente in mano, ma soprattutto, c’era la curiosità di capire come il pubblico pesarese avrebbe accolto Repesa, nel match di ritorno a gennaio, visto che il coach croato sarebbe dovuto rimanere per altri due anni dalle nostre parti, con l’ambizione di far crescere la Vuelle, progetto a cui i dirigenti biancorossi non hanno aderito al 100%, inducendo Repesa a lasciare un posto sicuro, per approdare in un porto burrascoso, come quello della Fortitudo.

Burrasca che non ha fatto nemmeno in tempo ad arrivare, visto che sono bastati 40 giorni per giungere ad un divorzio già nell’aria dai primissimi allenamenti, e che si è consumato in una serata, quella del post partita contro Reggio Emilia, dove il coach croato ha annunciato le sue dimissioni, volando per la terra natia il giorno successivo, cogliendo di sorpresa lo staff bolognese, che sperava di aver trovato in Repesa l’uomo della rinascita.

Larson e Jones

Larson e Jones

Non sappiamo come sarebbe stato accolto dai tifosi pesaresi il 16 gennaio, data del match contro la Fortitudo al ritorno, anche se siamo convinti che i fischi nei suoi riguardi non sarebbero mancati, ma qualcuno lo avrebbe anche applaudito, perché in fin dei conti aveva riportato la Vuelle alla finale di Coppa Italia, il risultato più alto degli ultimi dieci anni, e da Pesaro non era fuggito di notte, lasciando l’amato Viale Trieste solo in primavera, dopo non avere avuto le necessarie garanzie da Via Bertozzini.

A Bologna così hanno dovuto rimediare alla situazione caotica, richiamando l’uomo della promozione in serie A, quell’ Antimo Martino che ha accettato ben volentieri l’invito, tornando in una Fortitudo che spera di aver trovato in Michael thompson, quel rinforzo necessario negli esterni, altrimenti conseguire la salvezza rimarrà l’unico obiettivo stagionale dei biancoblu, un po’ come in casa Vuelle, dove sono consapevoli che non basterà il solo innesto di Tyler Larson per raggiungere il terzultimo posto.

La vittoria contro Trieste ha sicuramente rasserenato gli animi in casa biancorossa, e la tranquillità, specialmente ad inizio campionato, è un fattore importante, con la Fortitudo invece che, se non è già all’ultima spiaggia, non sta comunque vivendo un momento tranquillo, e la partita di domenica sera, davanti alle telecamere di Raisport, potrebbe essere uno spartiacque per entrambe le formazioni.

LA PARTITA DELLA SETTIMANA

FORTITUDO KIGILI BOLOGNA – CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO

DOMENICA 10 OTTOBRE – ore 20.45 – PALADOZZA DI BOLOGNA

Diretta televisiva su Raisport e streaming su Discovery Plus e Eurosport Player

 

L’AVVERSARIA DELLA SETTIMANA

Non è arrivato in tempo dall’Egitto il nullaosta per Michael Thompson, il nuovo play della Fortitudo, che a questo punto debutterà la prossima settimana, e in attesa del rientro di Fantinelli, coach Martino cercherà di ottenere il massimo in cabina di regia dalla coppia Baldasso-Gudmuddsson, con l’islandese che si gioca il posto in questo mese di ottobre, mentre ha il posto assicurato la guardia Malacki Richardson, titolare in attesa dell’esplosione di Gabriele Procida, 19enne pronto a diventare una pedina fondamentale in questa Fortitudo, che chiederà gli straordinari a Pietro Aradori, veterano del nostro campionato, anche se i gradi di capitano sono andati giustamente a Stefano Mancinelli, la 38enne bandiera della F, sempre in grado di dare il suo contributo in un reparto lunghi dove Martino non dovrebbe recuperare Geoffrey Groselle, out anche domenica scorsa per un fastidio al ginocchio, con Leonardo Totè pronto a dare una grossa mano alla coppia Benzing-Ashley, lunghi intercambiabili, in grado di colpire anche dalla linea dei tre punti.

IL DUELLO CHIAVE

Vee Sanford vs Malacki Richardson: Due guardie dal ventello facile, che per la configurazione delle loro squadre, sono chiamate a prendersi tante responsabilità, entrambi amano attaccare il ferro, anche se quando tirano da fuori possono fare male, il pesarese ama anche giocare da play aggiunto, mentre il bolognese può giocare anche qualche minuto da ala piccola, assieme a Baldasso e Aradori.

IL MOMENTO DELLA SQUADRA

E se la Vuelle di Petrovic fosse una squadra più difensiva che offensiva? Cominciamo a sospettarlo, dopo aver passato l’estate a rimpiangere la versione di Repesa, che aveva basato sulla difesa la sua squadra, con un professore come Cain a presidiare i tabelloni, e un mastino come Massenat a coprire il reparto esterni, anche se poi, la Vuelle di Robinson e Filipovity subiva più di 83 punti a partita, quella di Sanford e Moretti invece per adesso ne subisce di meno, anche se ancora deve incontrare le squadre più forti, ma comincia ad intravedersi un’identità difensiva che non ci aspettavamo.

Per adesso, la zona non si è vista, perché per farla bene occorrono molti più allenamenti, ma pur non avendo degli specialisti difensivi, ognuno cerca di portare il suo mattoncino, cominciando da Tambone, Larson e Sanford, che possono tenere gli uno contro uno, a Moretti, che pur non essendo un fisicaccio, sa destreggiarsi senza soccombere, la difesa di Delfino è direttamente proporzionale alla sua tenuta fisica, che lo porta a farsi battere per poi cercare il furto nel palleggio, e, venendo al reparto lunghi, Demetrio cerca di metterci la buona volontà e Camara sembra molto più attento di Zanotti e Drell, che non hanno certo nella difesa il loro punto di forza.

Jones merita un capitolo a parte, perché, come ammesso dallo stesso Petrovic, in difesa tende a distrarsi, sia perché è un mese che gli dicono di non commettere falli inutili, sia perché se dà il 100% in attacco, gli manca la voglia di fare altrettanto in difesa, problema su cui si dovrà lavorare, così come su tutta la squadra che, con Trieste, secondo il coach, ha concesso una decina di punti evitabili, e non ne avrebbe dovuto subire più di 50, cosa magari irrealizzabile in questo basket dominato dal tiro da tre, ma che ci fa comunque capire l’attenzione che Petrovic mette sulla fase difensiva.

Insomma, c’è ancora tanto da migliorare, anche in attacco, dove raggiunto il più 13, Pesaro si è messa a tirare da otto metri, forzando invece di controllare, break negativo che contro Sassari gli era costato i due punti, e, se la schiena di Tambone lo terrà furori anche a Bologna, l’inserimento di Larson dovrà subire un’accelerazione, anche se il nuovo arrivato ci sembra un ragazzo serio, non un fenomeno, ma che dovrebbe dare una bella mano ad una Vuelle dove i leader sembrano definiti, ma che si aspetta un contributo sostanziale dalla panchina fin da domenica sera.

LA TERZA GIORNATA IN PILLOLE

Due gli anticipi del sabato, alle 19 Trento proverà a cogliere la sua prima vittoria ai danni di Cremona, mentre alle 20, Tortona e Brindisi dovrebbero dare vita ad una sfida già d’alta classifica. La domenica del basket inizierà alle 17 con la classicissima tra Varese e Milano, e mezz’ora più tardi andrà in scena il big match di giornata, con Venezia che vorrà battere la Virtus per non farsi distanziare troppo in classifica. Alle 18, Sassari ospiterà una Reggio Emilia ancora a punteggio pieno, così come Treviso, che cercherà di rimanere imbattuta andando a vincere a Napoli, in una terza giornata che alle 19.30 prevede il duello tra Trieste e Brescia, e che si chiuderà proprio con il match tra la Fortitudo e la Vuelle alle 20.45, davanti alle telecamere della Rai.

I PROSSIMI TURNI DELLA CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO

Domenica 17 ottobre – ore 16.30:

Carpegna Prosciutto Pesaro – Bertram Tortona

 

Sabato 23 ottobre – ore 20.30:

Umana Venezia – Carpegna Prosciutto Pesaro

 

Domenica 31 ottobre – ore 18:

Carpegna Prosciutto Pesaro – Dolomiti Energia Trento

 

 

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