Castelcavallino, che successo per la “crescia sfogliata”. Il vincitore morale? Il primo uomo in gara…

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1 luglio 2013

URBINO –  Poche case, pochi abitanti ma attivi ed accoglienti, un’antica Pieve e un tesoro. Un tesoro culinario delle terre urbinati e del Montefeltro: La Crescia Sfogliata.

Susanna con il presidente Alteo Valbonesi

Susanna con il presidente Alteo Valbonesi

È terminata domenica la nona edizione, un successone: almeno un 2500 le cresce vendute in due giorni.

Organizzata dall’associazione “Il Clivio Fiorito”, che dopo la cessazione della società sportiva e della squadra di calcio locale, ha deciso di organizzare questa rassegna per tenere compatta la frazione e le sue genti. “Con i proventi di questa festa riusciamo a fare beneficenza e donazioni e in più non avendo un vero e proprio luogo di aggregazione creiamo una situazione di convivialità che ci permette di fortificare i rapporti e far vivere il borgo”come spiega il presidente, Alteo Valbonesi.

La domenica sera si svolge la gare di cresce sfogliate, “da quest’anno” spiega l’organizzatore. Alberto Renzulli “abbiamo aperto le iscrizioni anche agli uomini. Una giuria esigente e competente (le massaie che da sempre preparano la tipicità) esaminano i lavori in base a perfezione, dimensione e spessore. Il trofeo è il “mattarello d’oro” realizzato da un’artista locale e presidente onorario dell’associazione, Giuseppe Balducci”.

Dopo aver gustato l’ottima Crescia, in differenti farciture, dell’ottimo bicchiere di vino rosso locale, allietati dalla musica dell’orchestra, in massa, le signore corrono verso la pista nell’aia: inizia la gara.

“Via! Avete 60 secondi” l’urlo carismatico di Renzulli al microfono. Tante donne (anche straniere), un uomo e un bambino, Giacomo.

Giacomo che arriva ai quarti di finale e l’Assessore Maria Clara Muci lo definisce vincitore morale, mi riferisce: “Ho imparato dalla nonna, ma ora sono più bravo io! La faccio spesso a casa “.

Crescia sfogliata, un'arte

Crescia sfogliata, un’arte

La vincitrice è Susanna, nome italianizzato, perché albanese e sposata con urbinate, ma fin da ragazzina vive ad Urbino. “Sono contentissima, dopo anni di partecipazione e di podio arrivo prima. Ho imparato da mia mamma, anche da noi in Albania esiste un piatto simile alla Crescia , è solamente più sfogliata. E’ un onore vincere contro queste professioniste”.

L’appuntamento è per il prossimo anno, a fine giugno per gustare l’ottima Crescia di Urbino immersi nel verde. Nella simpatia e nel calore degli abitanti e degli organizzatori di Castel Cavallino.

 

 

 

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