Sposati, con figli e un lavoro avviato: sgominata tra Urbino e Urbania la grande famiglia dello spaccio ma spacciavano

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16 luglio 2013

URBINO – E’ stata presentata questa mattina un’importante operazione portata avanti dalla compagnia dei Carabinieri di Urbino che ha permesso di stroncare un fiorente traffico di sostanze stupefacenti.

L’operazione, denominata “Piazza Pulita 2”, rappresenta un proseguo dell’operazione dell’aprile 2010, “Piazza Pulita”.

Le indagini durate circa un anno mezzo hanno portato alla luce la natura e la nazionalità dei soggetti: sposati, alcuni con figli e un lavoro diurno, di origine albanese, macedone un italiano. G. O., pugliese trasferitosi a Fermignano, dove aveva aperto un conosciuto e ben avviato negozio di barbiere.

La banda, articolata in una piccola ma minuziosa scala gerarchica, spacciava cocaina nel pesarese. Centro nevralgico, Urbania con stretti legami a Pesaro e Serrungarina e propaggini in Ancona. Nella città dorica risiedeva S. I., pluripregiudicato che teneva i contatti con l’Albania dove trasferiva i proventi dell’attività, tramite Money Transfer, a persone realmente esistenti. Nella sua dimora è stato rinvenuto un articolo di giornale il quale ritrae le precedenti malefatte. L’articolo incorniciato era esposto come fosse un vessillo.

Oltre alle “formiche” addette allo spaccio, nella banda operava anche una piccola holding familiare: padre e figlio: F. A. e F. R. entrambi resident in Urbania.

Quindici le custodie emesse all’alba del 15 luglio, 14 quelle effettive, 7 implicati posti ai domiciliari, 2 con obbligo di presentarsi presso la Polizia Giudiziaria e 4 traferiti in carcere. Inoltre K. . (autore del furto alla stazione di rifornimento di Fossombrone lo scorso gennaio) espulso dal paese prima della conclusione dell’operazione sarà condannato in Italia, un’altro di questi ha fatto sparire le proprie tracce.

Rimane in carcere a Rimini, Precetaj Altistin, anche lui coinvolto e già accusato di essere stato il sicario ingaggiato da Varani nel caso che ha visto vittima dell’acido l’avvocatessa urbinate Lucia Annibali.

Trovati nell’abitazione di L. P. (chiamato nel giro Piero el Long), priva di corrente elettrica e fornitura di acqua potabile, 1000 euro sotto il cuscino di seduta del divano. Più consistente il materiale trovato dai carabinieri nella camera da letto di G. A.: 5000 euro di sostanze da taglio, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Sulle coste adriatiche arrivavano ogni settimana 100 grammi di cocaina purissima che veniva poi tagliata e venduta a 100 euro al grammo. Clienti di ogni età. Da giovani a professionisti. I malviventi, che servivano circa 100 persone la settimana, erano arrivati anche al tentativo di estorsione con minacce a persone care e cose agli acquirenti, soprattutto quelli giovanissimi che non erano regolari con i pagamenti.

Il luogo tenente Giuseppe Paolillo dichiara: “Con queste catture non debelleremo il fenomeno ma sicuramente verrà placato. Un ringraziamento va alle stazioni di Fossombrone e Urbania per la collaborazione”

 

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